Recensione Ufficio Zero Linux: la distribuzione italiana per il lavoro

Ufficio Zero Linux è un progetto recentemente ripreso da un'azienda italiana, con lo scopo di fornire un sistema operativo a liberi professionisti, partite IVA, enti privati e statali che vogliono utilizzare uno strumento gratuito, utile e di facile comprensione, per affrontare senza traumi una migrazione da Windows a Linux. Vediamo cosa ha di particolare e perché vale la pena provarlo.

Ufficio Zero Linux: introduzione

Qualche veterano di Linux avrà certamente già sentito parlare di Ufficio Zero e potrebbe ricordare che il progetto era stato abbandonato. Ma dal 2020, una società attiva nel settore dei servizi internet, italiana e con un team tutto italiano, lo ha ripreso. Lo scopo è rilasciare un sistema operativo, gratuito ed open-source, leggo dalla homepage, rivolto a "liberi professionisti, partite IVA, enti privati e statali che vogliono utilizzare uno strumento gratuito, utile e di facile comprensione".

Sono contattato dal team con l'invito a provare una delle versioni. Ho confessato di aver già visitato il sito web di Ufficio Zero senza trovare la curiosità per metterlo alla prova. Ma nella mail mi sono state segnalate caratteristiche interessanti, non così apparenti nel sito web, per cui ho cambiato subito idea.

guarda il video su YouTube

Attualmente la versione più nuova e supportata fino al 2027 è la 11.1, che prevede edizioni a 64-bit e 32-bit basate rispettivamente su Linux Mint 21.3 e LMDE (Linux Mint Debian Edition) 6.

Ma come ripeto, al di là dell'aspetto di ricercata somiglianza con il desktop delle ultime versioni di Windows, non risulta immediatamente chiaro il perché si dovrebbe scegliere tale distribuzione GNU/Linux rispetto a quelle su cui si basa.

Ma di sostanza e ragioni ce ne sono davvero tante. Vediamole nel dettaglio.

Linux Mint con una marcia in più

Anzitutto, la più recente versione di punta di Ufficio Zero Linux per sistemi a 64-bit è basata sulla concomitante versione 21.3 di Linux Mint Cinnamon. E Linux Mint, specie nell'edizione ammiraglia, con l'ambiente desktop Cinnamon è una garanzia da quasi 20 anni. Diffusamente consigliata come prima distribuzione Linux per chi è stanco di costi, imposizioni e limiti di Windows, ha conquistato una popolarità persino superiore a quella di Ubuntu.

Alla base di questo fenomeno ci sono una incredibile semplicità di installazione e configurazione, ampia compatibilità hardware e supporto immediato per la riproduzione di file multimediali. Una ricca dotazione di serie di programmi, unita ad un aspetto sobrio, gradevole ed intuitivo per semplificare il passaggio da sistemi Microsoft, si aggiungono ai 5 anni di supporto e aggiornamenti per ogni versione.

Ma Ufficio Zero Linux 11.1 aggiunge anche molto altro alla solida ed affidabile base di Linux Mint.

Aspetto simile a Windows

Come ho anticipato, Ufficio Zero strizza l'occhio agli utenti e alle realtà professionali e aziendali abituate a Windows, ma forse esasperate da costi, problemi e politiche commerciali aggressive di cui Microsoft si sta rendendo sempre più spesso protagonista.

È per questo che la versione 10 di Ufficio Zero, che riceverà supporto e aggiornamenti di sicurezza fino a primavera 2025, ha un aspetto molto simile a quello di Windows 10. Mentre la versione 11.1, supportata fino ad aprile 2027, ha tema, icone e posizione del menu che richiamano quello di Windows 11.

La mia personalizzazione di Ufficio Zero Linux 11 in stile Windows 11
La mia personalizzazione di Ufficio Zero Linux 11 in stile Windows 11

Repository personali aggiuntivi

La ragione che ritengo fondamentale per mettere alla prova Ufficio Zero, è legata alla presenza di repository aggiuntivi, curati dal suo team, che sono aggiunti alle fonti software di Linux Mint. Tra poco vediamo in cosa consistono.

Per il mio lettore meno esperto, ogni sistema operativo basato su Linux, è legato ad archivi ufficiali di software: ci sono componenti di sistema e programmi installati e installabili. Una garanzia di eseguire sul proprio computer software dal codice verificato e sicuro. E ovviamente di riceverne aggiornamenti quando disponibili.

Edizioni, requisiti hardware e ciclo di vita

Ufficio Zero Linux viene fornito in svariate versioni: sia per architetture PC a 64-bit e 32-bit che per Netbook e Tablet. Basate su Linux Mint Cinnamon, LMDE, PcLinuxOS e Devuan. Nella homepage del progetto e nella pagina Timeline, puoi approfondire dettagli, requisiti hardware e durata del supporto.

Una nota la merita Duplica, un sistema operativo, come una sorta di coltellino svizzero, che contiene tutto il necessario per effettuare backup e ripristino di immagini di sistema, recuperare file cancellati, resettare password amministrative e tanto altro.

Io scelgo l'ultima versione per PC a 64-bit basata su Linux Mint 21.3, la 11.1. Che infatti sembra essere suggerita come prima opzione per i computer moderni. Tale versione, che riceverà supporto ed aggiornamenti fino ad aprile 2027 ha un requisito minimo di 2 GB di RAM come da specifiche di Linux Mint. Ma personalmente direi che persino 4 potrebbero essere pochi per un utilizzo in ambito professionale.

Scaricamento della ISO di Ufficio Zero 11.1

Ho quindi deciso di scaricare il file ISO per l'installazione di Ufficio Zero Linux 11.1. In effetti ho scaricato il file torrent. Questo mi permette di sfruttare il protocollo di condivisione P2P scaricando a massima velocità da tutti gli utenti che la condividono. Io uso Deluge ma Transmission è il programma incluso in Linux Mint associato alla gestione dei torrenti. Scaricato il file, ho confrontato l'impronta MD5 con quella pubblicata dagli autori, per avere certezza che il file fosse integro e originale.

La pagina di download delle versioni di Ufficio Zero Linux
La pagina di download delle versioni di Ufficio Zero Linux

Con il mio PC fisso con Linux Mint sono poi bastati una pennetta USB e un paio di clic per "masterizzare" in modo appropriato il file e avere certezza che si avvii sia nei PC moderni basati su firmware UEFI che in quelli dotati del vecchio BIOS.

Installazione di Ufficio Zero 11.1

Ho quindi inserito la pennetta USB nel portatile, avviato dal supporto e subito proceduto all'installazione. Semplicissima e rapida quasi quanto quella di Linux Mint che richiede meno di dieci minuti se hai un SSD. Ovviamente ha riconosciuto la presenza di Linux Mint e mi ha consentito di affiancargli Ufficio Zero in un c.d. dual boot, per scegliere il sistema all'avvio.

Tipo di installazione di Ufficio Zero Linux
Tipo di installazione di Ufficio Zero Linux

Al primo avvio da hard-disk mi accoglie la schermata di benvenuto in stile Linux Mint, con le sue peculiarità. Tra cui i riferimenti alla documentazione e al forum di assistenza specifici di Ufficio Zero. Così come faccio dopo una nuova installazione di Linux Mint ho anzitutto impostato mirror locali per gli aggiornamenti e li ho scaricati ed applicati. Lo stesso ho fatto per installare i driver per la scheda grafica NVIDIA del mio portatile dall'apposita utilità.

Al primo avvio colpisce la personalizzazione dell'aspetto di Linux Mint in stile Windows 11. Per gli utenti che apprezzano l'aspetto dell'ultimo OS Microsoft, più avanti mostrerò piccole modifiche che ho apportato all'aspetto di Ufficio Zero Linux 11.1 per renderlo ancora più simile.

Repository personali aggiuntivi

Come accennato, il team di Ufficio Zero sta facendo un incredibile lavoro per arricchire la dotazione software di Linux Mint, con programmi molto utili, specie, ma non solo, per gli utenti italiani. Integrando tra le fonti software un paio di repository aggiuntivi appositamente curati.

Stampanti multifunzione e scanner pronti all'uso

Anzitutto, nel primo repository aggiuntivo di Ufficio Zero Linux sono integrati driver proprietari di tantissime stampanti e scanner di tutte le marche. Come ho spiegato nel tutorial sull'utilizzo di Linux Mint per lavoro, le stampanti HP sono riconosciute automaticamente alla prima connessione. Ma quelle di altre marche e tutti gli scanner, anche quelli HP, hanno bisogno di specifici driver proprietari per Linux. Sono comunque disponibili nei siti web dei rispettivi produttori. Ma si scaricano e si installano, con procedure differenti a seconda della marca, prima di poter stampare e fare scansioni.

Quando però colleghi una stampante multifunzione, di qualunque marca, al computer con Ufficio Zero, puoi essere ragionevolmente sicuro che abbiano già aggiunto i relativi driver che sono installati automaticamente in fase di riconoscimento dell'hardware.

Per lo meno così è stato per la mia multifunzione HP a colori che mi ha permesso di stampare ed effettuare scansioni senza alcun intervento, pochi secondi dopo la connessione del cavo USB. È invece bastato accendere la multifunzione wireless perché fosse riconosciuta e pronta all'uso.

Già questo è un aspetto interessantissimo, salva tempo e complicazioni!

Qualora la tua multifunzione non sia operativa subito dopo la prima connessione, registrati ed apri una discussione nel forum di supporto di Ufficio Zero e provvederanno ad integrare eventuali driver negli archivi. Il tuo problema, se un driver è disponibile, sarà risolto, anche a favore di prossimi utenti, arricchendo il nutrito archivio della distribuzione.

Ovviamente, come dico sempre, non si può sempre e solo chiedere. Se ti rivolgerai al supporto di Ufficio Zero, mi auguro che a cose fatte tu abbia il buon senso di effettuare una piccola donazione al suo team se vuoi sperare di poter usare Ufficio Zero anche in futuro, senza aspettarti che siano altri a farlo.

Tanti altri programmi installabili con un click

Un secondo repository aggiuntivo previsto per gli utenti di Ufficio Zero, permette di ampliare la disponibilità di programmi che sarebbero integrabili solo tramite i formati Snap (che Ufficio Zero, come Mint, non prevede per la carenza di privacy del formato) o Flatpak.

Parlo ad esempio di browser come Opera, Brave, Chrome e persino Edge che gli utenti possono quindi installare senza complicazioni e con un click, nel formato tradizionale .deb adottato da Debian, Ubuntu e Linux Mint.

Installazione automatizzata di Wine per eseguire programmi per Windows

Un altro aspetto che può semplificare il passaggio a Linux con Ufficio Zero riguarda l'integrazione di un meccanismo di installazione automatica di Wine che manca a Linux Mint e a LMDE. Wine non è propriamente un emulatore per Windows. Ma un meccanismo di "traduzione simultanea" di comandi che permette l'esecuzione di programmi per Windows, non tutti, nativamente in Linux.

Se dotare Linux Mint della più recente versione di Wine non è cosa semplicissima né rapida, con Ufficio Zero, basta cliccare l'icona dell'utilità installwine installer che si trova nel menu sotto Accessori. Attendi lo scaricamento dei pacchetti e la configurazione e sei subito in grado di avviare il setup di un programma per Windows. Un'altra nota di merito quindi.

Firma digitale

In Italia, non c'è libero professionista o ambito aziendale in cui non sia ormai indispensabile avere a disposizione strumenti di firma digitale o di accesso a portali web come Agenzia delle Entrate e simili, basati su CNS o CIE. Puoi passare a Linux senza temere alcun problema sotto questi aspetti.

E Ufficio Zero ti viene incontro più di altre distribuzioni Linux. Integra infatti un meccanismo di scaricamento, installazione e configurazione automatica degli strumenti di firma digitale Aruba Sign e Firma4NG nelle ultime versioni disponibili.

Certo, la presenza di questi programmi è solo una parte della soluzione senza un lettore compatibile e una gestione appropriata dei certificati. Ma il bello di Ufficio Zero deve ancora venire.

Post install

Come ho detto poco fa, uno degli aspetti più preziosi di Ufficio Zero è la cura che viene riservata al mantenimento di un repository di software aggiuntivo rispetto a quelli di Linux Mint. Ma non ci sono solo driver di stampanti e scanner.

E tutto ciò che viene offerto in aggiunta ai programmi installabili da Gestore Applicazioni, il centro software di Linux Mint, è associato all'utilità Postinstall che trovi nel menu sotto Amministrazione.

Si tratta di un clone del centro software di Linux Mint, tramite cui esplorare ed installare, con un solo click, i programmi aggiuntivi disponibili per Ufficio Zero.

Middleware lettori CIE / CNS e Firma4NG

Ho parlato di strumenti di firma digitale installabili con un click. E l'ho fatto anche nel tutorial CNS, CRS, firma digitale, slpct con Linux di cui ti consiglio la lettura se ti interessa l'argomento. Trovi il meccanismo di download e installazione di ArubaSign nel menu sotto Altro.

In Postinstall puoi facilmente trovare ed installare con un click anche il programma Firma4NG di Bit4id o GoSign di Infocert.

Prima sarà necessario però integrare nel sistema il driver middleware per abilitare il riconoscimento dei più comuni lettori CNS di Bit4id. Per questo devi aprire il Gestore pacchetti Synaptic e cercare IDEMIA. Un segno di spunta e la conferma di installazione ed il tuo lettore basato su libbit4xpki e modulo crittografico PKCS#11 sarà operativo in un istante.

Slpct e processo civile telematico

Avvocati e consulenti che hanno a che fare con l'amministrazione della giustizia civile, sanno di poter usare Linux anche per questi aspetti. Sanno anche che affrontare l'allestimento del lettore CNS, la gestione dei certificati e soprattutto l'installazione e configurazione del software slpct per la creazione e firma di buste e il deposito telematico, comporta una serie di operazioni che hanno messo a dura prova chiunque vi si sia cimentato.

Anche per questa ragione realizzai e continuo ad aggiornare il tutorial CNS, CRS, firma digitale, slpct con Linux anche successivamente alla pubblicazione del video su YouTube.

Una volta integrato con un click il middleware per il lettore della carta però, Ufficio Zero ti toglie ogni pensiero.

Chi si sia già scontrato con slpct in Linux, ha imparato a proprie spese che la documentazione ufficiale non è proprio chiara né aggiornata e che slpct richiede una versione obsoleta di moduli crittografici gestiti con linguaggio Java. Questi vanno prima cercati ed installati e poi si deve lanciare un comando da terminale per istruire il sistema operativo a ricorrere a tale versione invece di quella predefinita più recente.

Slpct preconfigurato in Ufficio Zero Linux

Ebbene su mia richiesta il team di Ufficio Zero ha integrato in tempo record nel sistema, un raffinato meccanismo di installazione di slpct che trovi nel menu principale sotto Altro. Lo script di installazione di slpct in Ufficio Zero si occupa di tutto, richiedendo solo all'utente la conferma dell'utilizzo della versione 8 delle JRE (Java Runtime Environment) in logo della predefinita, per superare in pochi istanti tutti gli ostacoli!

E non l'hanno solo prevista nell'edizione basata su Linux Mint Cinnamon, che prevede ancora tale versione di Java nei propri archivi, ma anche in quella su base Debian che ne è priva, rendendo necessario cercare e scaricare dal web una soluzione alternativa.

Lanciatori desktop per Aruba Sign e slpct

Una piccola nota riguarda il fatto che il meccanismo di installazione di ArubaSign e di slpct in Ufficio Zero, ad oggi prevede solo l'aggiunta di una icona sul desktop. Essa non viene integrata nel menu applicazioni e non può essere agganciata al pannello, la barra dei programmi preferiti.

Per ovviare bastano un paio di passaggi. Clicca con il pulsante destro sull'icona desktop, su proprietà e copia il comando con il percorso del programma. Clicca poi con il pulsante destro sul desktop e su Crea un nuovo lanciatore qui. Inserisci il nome e incolla il comando. Se vuoi personalizzazione l'icona clicca su Sfoglia > Altro e arriva fino al percorso in cui si trova il programma identificando l'immagine png.

Lanciatore desktop per slpct in Ufficio Zero Linux
Lanciatore desktop per slpct in Ufficio Zero Linux 11.1

L'icona del programma sarà inserita nel menu alla categoria Altro ma con un clic del pulsante destro potrai agganciarla al pannello. Se desideri spostare l'icona in altra categoria puoi farlo in pochi passaggi dall'editor di menu. Ho spiegato come farlo nel tutorial Personalizzare Linux Mint Cinnamon.

La mia personalizzazione in stile Windows 11

Se aspetto di Windows 11 deve essere, la mia esperienza con il desktop Cinnamon mi ha suggerito una parziale modifica di quello previsto in Ufficio Zero 11. Essa consiste principalmente nella eliminazione dello spaziatore tra la applet meteo e il pulsante di apertura e lo spostamento nella parte centrale del pannello della applet elenco finestre raggruppate. Ho poi eliminato il menu tipico di Cinnamon e usato Cinnamenu, che ho posizionato come prima icona a sinistra sempre nella zona centrale del pannello.

La mia personalizzazione di Ufficio Zero Linux 11 in stile Windows 11
La mia personalizzazione di Ufficio Zero Linux 11 in stile Windows 11

Ho eliminato il campo di ricerca web perché Cinnamenu permette ricerche web nel suo campo ed ho rimpicciolito le icone da 64 a 32px.

Per maggiori informazioni sulla personalizzazione del pannello e sull'installazione di Cinnamenu ti invito nuovamente a dare un'occhiata al tutorial Personalizzare Linux Mint Cinnamon.

I vantaggi della base Mint di Ufficio Zero in ufficio e in azienda

Insomma, specie per un utente italiano di motivi per scegliere anche sul lavoro Ufficio Zero Linux per abbandonare Windows, ce ne sono tanti. La base della versione 11 basata su Linux Mint 21.3 poi rappresenta una garanzia ulteriore di vantaggi superiori rispetto ad altre distribuzioni GNU/Linux.

Punti di ripristino di sistema assicurati

Anzitutto Linux Mint e quindi anche Ufficio Zero, integrano tra i suggerimenti di configurazione iniziale, la pianificazione delle istantanee di sistema, chiamate in Windows punti di ripristino. Per il tramite del programma Timeshift, integrato nell'installazione e mantenuto proprio dal team di Linux Mint, si può riportare il sistema ad una configurazione funzionante, in caso sorgano problemi. Persino se il computer non si avvia più, eseguendo una sessione Live dal supporto di installazione di Ufficio Zero, Timeshift è in grado di ripristinare dall'esterno l'ultimo punto di ripristino per consentire il riavvio del PC.

Attivazione Firewall facile

In secondo luogo, sempre tra i suggerimenti iniziali, Linux Mint e Ufficio Zero, invitano all'attivazione del firewall che può essere effettuata in forma grafica, cliccando su un interruttore ed attivando il profilo più conveniente. Alcuni programmi richiedono libertà di comunicazione con la rete, come ad esempio Samba, che permette di integrare postazioni Linux nelle reti Microsoft, o il protocollo CUPS per inviare stampe ad una stampante di rete. Sempre in modalità grafica sarà possibile isolare ed applicare apposite regole tramite il firewall.

Condivisione con Warpinator

Poi mi viene in mente Warpinator. Il programma integrato in Linux Mint che permette l'invio di file tra postazioni connesse alla medesima rete senza alcuna necessità di configurazione. Il programma ha destato così tanto interesse che non solo è disponibile in altre distribuzioni Linux ma è integrabile anche in postazioni Windows, tramite Winpinator, applicazione non ufficiale di Linux Mint, ma approvata e sponsorizzata dal suo team.

E non basta perché versioni non ufficiali ma altrettanto approvate dal team di Linux Mint sono disponibili sia per Android che per iOS, consentendo quindi una immediata condivisione di file e documenti tra dispositivi in ufficio o in azienda.

Applicazioni web

Linux Mint è anche dotato di una utilità chiamata Applicazioni web. Questa consente di assegnare una apposita icona e finestra di browser a siti web di utilizzo frequente. Che così possono venire integrati nel menu, sul desktop e nel sistema come fossero programmi autonomi. E questo permette di non perderli tra le tante schede aperte nel browser. Penso ad esempio a gestionali, programmi di fatturazione elettronica o contabilità.

Documentazione e supporto

Ufficio Zero è accompagnato da un Wiki con informazioni di base. Ma anche il blog permette di verificare le novità dei progetti. Quanto al supporto, la strada migliore è quella di aprire una discussione nel forum. Per limitare la proliferazione di account di spam nel forum, il team di Ufficio Zero prega di inviare una mail all'indirizzo dev@ufficiozero.org per confermare la propria registrazione, per consentire l'attivazione dell'account.

Contribuisci se ti è utile!

Ufficio Zero 11.1 è un sistema operativo che mi ha convinto. E non posso che suggerirlo in alternativa a Linux Mint per l'ambito lavorativo per le maggiori rifiniture offerte, a vantaggio soprattutto dell'utenza italiana. E siccome il team di Ufficio Zero è composto dei dipendenti della società Siite che lo fanno nel tempo libero, un incoraggiamento per consentire di coprire spese e far crescere il progetto è ancora più utile.

Ribadisco che non si può sempre solo chiedere ed avere. Specie se intendi fare di Ufficio Zero il sistema operativo per il tuo studio, ufficio o azienda. Accedi alla pagina Donazioni del sito web e potrai farlo con diverse cripto-valute in modo anonimo. Altrimenti, come ho fatto io, usa la piattaforma LiberaPay. Io avevo già un account perché supporto, per quello che posso fare, altri progetti che ricorrono alla stessa piattaforma.

A meno che tu non voglia valutare una delle formule di assistenza remota che sono fornite per il tramite della società Siite.

Ricapitolando

Ufficio Zero Linux è un progetto tutto italiano e la versione 11.1 basata sulla più recente versione di Linux Mint Cinnamon ha confermato nelle mie prove la solidità della sua base. Il grande lavoro di mantenimento di repository aggiuntivi permette di utilizzare stampanti multifunzione e scanner di ogni marca senza alcun intervento, dopo la prima connessione.

Il centro software Postinstall si affianca a quello tradizionale di Linux Mint per offrire un'esplorazione semplice ed un'installazione con un click di molti interessanti programmi, compilati dal team dai sorgenti. Programmi che in Linux Mint e altre distribuzioni richiederebbero i pesanti e discussi formati Snap o Flatpak. A questo si aggiungono il supporto completo e immediato per lettori di CNS e CIE, l'installazione e configurazione automatizzata per i più comuni programmi di firma digitale e quello per la gestione del processo civile telematico.

Con il suo aspetto che ricalca quello di Windows, le formule di assistenza professionale offerte del suo team, Ufficio Zero si rivela una scelta sensata per utenti esigenti e per l'adozione in ambito professionale e aziendale. Ti consiglio di seguire i loro social ed il blog con le notizie perché ho saputo, in via ufficiosa, che ci sono molte altre interessanti novità che stanno per essere introdotte e vedranno la luce dopo la pubblicazione dell'articolo.

Diffondi la conoscenza!

26 commenti su “Recensione Ufficio Zero Linux: la distribuzione italiana per il lavoro”

  1. Ciao Dario, come al solito è un piacere leggere e vedere i tuoi video esplorando le ultime novità del mondo Linux e open-source.

    Come già successo in precedenza per slimbook intel controller ti segnalo un piccolo errore da correggere in questo articolo: JRE sta per Java Runtime Environment e non per Java Runtime Edition.

    Seconda cosa: ho letto nella documentazione ufficiale la possibilità di aggiungere ad una qualsiasi Debian based (dunque anche su Mint) i repo di UfficioZero creato appositamente per le stampanti; una gran cosa.
    Ma la domanda a questo punto è la seguente: vi è la possibilità di testare lo script di wine anche su un’altra distro linux?

    Grazie mille

    Rispondi
    • Ciao Matteo, grazie mille! correggo subito! Wine su altre distro non ne ho letto ma ho aperto lo script install_winehq dentro /bin e fa riferimento ai repo “jammy main”. Penso sia adattabile….

      Rispondi
    • Ciao Matteo, mi permetto di dirti che lo script di winehq è adattabile e trovi su sourceforge.net sulla pagina del progetto la source per ogni ramo quindi ogni release.
      La licenza del pacchetto dovrebbe essere gpl (adesso ne abbiamo fatti tanti per cui difficile ricordare) ma puoi verificare le info nel pacchetto sorgente.
      In linea di massima in ogni ramo del progetto es. 11/10 ecc ci sono le versioni suddivise per architettura ed all’interno troverai la cartella source_packages dove depositiamo le sorgenti.
      Trattasi comunque di WineHQ e non Wine, quindi una differenziazione c’è, anche se minima.

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      • Grazie Julian, complimenti per il lavoro sulla distro!
        Grazie ancora della risposta, proverò adattandolo su di un’installazione di mint.

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  2. Ciao Dario, l’argomento non è di poco conto. Per un normale utente domestico, come lo sono io, o molti di noi, non avrà molta importanza questa distro. Ma per una azienda, una società o uno studio commerciale possono essere fonte di un notevole risparmio di costi perchè Windows 11 è anche avido di risorse per certi versi. E costa pure sostituire Hardware e Software. Nella mia azienda ospedaliera dove lavoro, ci sono migliaia di computer tra vecchi e nuovi, e quasi sempre le segreterie usano i soliti programmi di ufficio e programmi specifici per la sanità che potrebbero girare benissimo su linux o essere sostituiti dalle applicazioni di Linux. Il problema che Windows è lo standard e tutto il personale è stato addestrato e formato per Microsoft. Non mi stupisco affatto che abbiano messo un’interfaccia Windows per non creare disorientamento, ma l’idea è geniale e soprattutto se è italiana!!!! Ed un’azienda potrebbe ridurre i costi…inoltre presumo che anche se la distro è gratis, se non ho capito male, possono sostenersi fornendo il supporto tecnico a pagamento per effettuare la transizione nel mondo linux. Ed indirettamente rappresenta anche supporto economico a “Ufficio zero linux”che fornendo i servizi possono autofinanziarsi…… Anche perchè un’azienda come la mia ha comunque un servizio informatico interno con tutto il personale pagato per gestire tutte le reti di computer dei vari servizi …………Il problema è che un’ente statale è forse meno incline al passaggio da Microsoft a Linux……….Ma un ente o società privata attenta ai costi forse è più portata a fare il grande passo……

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    • Ciao Giovanni, verissimo quello che dici sulla formazione. Ma da un progetto pilota con Zorin si è capito che basta avere le icone dei programmi da ufficio a ricalcare quelle Office e una “e” azzurra come icona del browser per fare già tanto. Il denaro risparmiato in licenze permette ampi spazi per le ridotte esigenze di formazione.

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    • Ciao Giovanni, come hai anticipato, finanziando il progetto si da lunga vita allo stesso ed anche fornendo contratti di supporto con l’azienda che lo sviluppa si autofinanzia il progetto ma la cosa più bella è che ufficio zero può installarla anche il privato poichè di base può essere utilizzata per uso generico e credo che qualsiasi utente possa avere bisogno di driver di stampanti e soprattutto di usare servizi evoluti ai quali stiamo preparando piano piano i nostri utenti con novità si spera a breve temine anche relativamente ad una maggiore privacy.
      Sicuramente l’azienda SIITE SRLS che sviluppa il sistema offre piani di supporto anche remoto personalizzati per cui alla fine della fiera è l’azienda che vuole godere di sconti e che vuole allestire un bel parco software che dovrebbe avanzare una richiesta di preventivo, risparmiando cosi denari per sostituire un parco hardware che per sistemi windows sarebbe già obsoleto, visto quello che sta accandendo con windows 11.

      Rispondi
  3. Ciao Dario e ciao Julian del progetto Ufficio Zero.
    Volevo fare i miei complimenti per l’ottimo progetto, la rinascita di UfficioZero, in chiave (spero) di continuità per il prossimo futuro, notizia che non può che essere accolta favorevolmente!
    Ovviamente altrettanti complimenti a Dario per il suo sito e il supporto dato al mondo Linux; grazie a Dario mi sono ancor più convinto a lasciare Ubuntu (utilizzato sin dalla prima versione 4.10), a favore di Linux Mint (nonostante in precedenza non lo ritenessi al 100% compatibile con tutto il software Ubuntu).
    Sono un utente Linux privato (non aziendale) da molti anni e ho provato molte distro, per esperienza reputo che UfficioZero 11.1 possa essere una valida alternativa anche nell’uso quotidiano e generico, soprattutto per chi cerca qualcosa di ancora più completo e rifinito di Linux Mint Cinnamon 21.3 (la mia principale distribuzione Linux). Ovviamente vanno apportati dei continui miglioramenti e affinamenti.
    Ho tentato di installare Ufficio Zero 11.1 sul mio pc molto recente con processore AMD Ryzen serie 7840HS (architettura ZEN 4), ho desistito in quanto l’installatore partiva con la sola risoluzione 800*600 senza possibilità di cambiarla. Dipende ovviamente dal kernel 5.15 che probabilmente non supporta la scheda grafica AMD 780M, infatti con la versione Edge di Linux Mint 21.3 con kernel 6.5 funziona a meraviglia alla massima risoluzione. So benissimo che avrei potuto installarla lo stesso e cambiare subito dopo il kernel, ma è un po’ frustante.
    Domanda: visto che vi rivolgete a chi viene dal mondo Windows, perché non basare Ufficio Zero 11.1 subito sull’ultima versione Edge di Linux Mint? Vi assicuro che Linux Mint 21.3 Edge con kernel 6.5, è stabile, a mio parere, quanto la versione con kernel 5.15. In tal modo vi sareste avvicinati ancor di più all’esperienza di facilità di riconoscimento hardware di Windows 11.
    Altre impressioni li lascio ad altri post, magari fatti direttamente sul forum di Ufficio Zero.
    Grazie mille

    Rispondi
    • Ciao Alberto grazie per il tuo commento, gli apprezzamenti e per il “merito” di averti fatto cambiare strada. Intanto dico la mia. Mint sposa il concetto di supporto a lungo termine proprio abbracciando il kernel LTS che viene aggiornato per anni, come unica strada davvero consigliata. In alcune fasi della sua vita le edizioni di Mint su base Ubuntu sentono il tempo che passa. Ora è uno di quei momenti: Mint 21.x è basata su Ubuntu 22.04 che a sua volta è basata su Debian 11. Attendiamo Mint 22 su base Ubuntu 24.04 per l’estate che le permetterà di diventare più aggiornata di LMDE la cui versione 6 ha kernel e versioni di programmi molto più nuove rispetto a Mint 21.x.

      Rispondi
      • Grazie a te Dario.
        Riguardo i driver per le stampanti, io ho una stampante mutifunzione a getto d’inchiostro Brother e viene riconosciuta da Ubuntu 22.04 e Linux Mint 21.x automaticamente subito dopo l’installazione, senza bisogno di installare manualmente alcun driver (sia per la parte stampante che scanner). Precedentemente avevo sempre un’altra stampante multifunzione della stessa marca e veniva riconosciuta anche questa automaticamente senza problemi (mi sembra di ricordare dalla versione di Ubuntu 22.04 in poi…).
        Il vendor Brother ovviamente fornisce anche i driver per Linux (con qualche funzionalità in più).
        Ragion per cui, da questo solo punto di vista non vedo la necessità di adottare Ufficio Zero.
        Ma la mia esperienza è limitata a questa sola marca di stampanti, ma penso che valga anche per altre, tu che ne dici?
        Non è mia intenzione fare alcuna pubblicità ad una marca in particolare, ma solo portare un’esperienza di utilizzo che credo valga anche per altre marche (Canon, HP, Epson, Kyocera, Xerox, Lexmark, Panasonic, OKI, Samsung, Sharp, etc.). Ho citato tutte le principali così stiamo tranquilli…
        Come funziona il riconoscimento automatico di stampanti nelle moderne distro? Magari puoi fare, se non l’hai già fatto, un articolo su questo.
        Ciao

        Rispondi
        • Ciao Alberto, dalla versione 22.04 Ubuntu e quindi le derivate, integrano il pacchetto ipp-usb che permette la stampa anche senza driver. Ben differente dall’applicazione di driver specifici proprietari. Talvolta infatti, con le HP, il cui driver è integrato in Mint, qualche conflitto può sorgere e si risolve rimuovendo tale pacchetto.

          Rispondi
      • P.S.: scusami Dario, ho dimenticato di dire che la mia stampante è collegata in rete via Ethernet al router, e il programma di installazione ha configurato, con successo, CUPS automaticamente.

        Rispondi
    • Ciao Alberto, che dire praticamente per il kernel hai risposto già tu in quanto sarebbe bastato da li cambiarlo e non possiamo prevedere la compatibilità con tutte le schede ma con le più comuni.
      Ovvio che con quel piccolo passaggio da te descritto avresti potuto risolvere, ma tieni conto che quando siamo partiti con gli sviluppi della versione 11.0 ci basavano su mint 21.2 e poi con un tool di upgrade abbiamo fatto il salto alla variante 21.3 LTS che porta alla versione 11.1 proprio per dare maggiore garanzia ai nostri utenti.
      Detto questo, spesso mi sono imbattutto con riconoscimento driver di alcune brother che Mint riconosceva con driver “simili” per cui la qualità di stampa non era ottimale, per questo abbiamo deciso di aggiungere un repo per i driver delle stampanti perchè di natura sono pigro e quindi penso: se devo fare io l’installazione di un driver di una stampante vuoi che gli altri utenti meno smanettoni di me possano riuscirci nel 100% dei casi? Da quel pensiero è nata l’idea di un repo per stampanti, poi magari se usi Ufficio Zero non saprai mai se ci ha pensato la base Mint a riconoscere il tuo hardware oppure ci abbiamo pensato noi, ma sta proprio in quello la forza, cioè l’utente finale deve essere messo subito in condizione di lavorare senza pensare a sbattimenti vari.
      Poi, come anticipato dal buon Dario nel suo video, potrebbe capitare che manchi qualche driver ed infatti se disponibile anche solo come codice sorgente basterà registrarsi al forum (inviarci una mail con indicato l’account da abilitare subito dopo) ed aprire un thread nella categoria creata delle stampanti, indicando marca e modello e quante altre più informazioni possibili per aiutarci ad aiutarvi.
      Non voglio scrivere più di tanto ma se vuoi sperimentare driver sempre più aggiornati disponiamo anche della rolling Cagliari su base PCLinuxOS con un repo delle stampanti e pacchetti rpm anche per quella, quindi come vedi ogni modifica la pensiamo per più basi, proprio perchè non sappiamo se l’utente che la scarica cerca comodità, stabilità, continue evoluzioni con ultime applicazioni e considerando che “non si può discutere sui gusti”, abbiamo offerto altre alternative sempre valide, ma lo scopo era sicuramente di far conoscere alla maggior parte degli utenti la versione 11.1
      Spero di aver reso l’idea.

      PS. felici di averti sul nostro forum, ti chiediamo però di documentare sempre tutto con schermate di errore nel caso, un minimo di investigazione ecc o ancora meglio con un workaround fatto da te in modo che possiamo automatizzare il più possibile le varie procedure.

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  4. Seguendo Alternativalinux di Dario, al quale faccio i miei complimenti, mi sta facendo venir voglia di provare Mint e soprattutto il gran lavoro italiano di Ufficio Zero per via dei driver.
    Quando sono passato a Linux nel 2016, l’amico che mi ha convinto mi ha installato Fedora (ora aggiornata nella versione 40).
    Sia chiaro che sono un semplice professionista che utilizza il computer per fare corsi online organizzati da Ordini/Collegi (area tecnica: ing arch geom), case editrici e piattaforme (di norma ricorrono a GoToWebinar), per il resto faccio consulenze tecniche tecnico-giuridiche.
    Per fare i corsi online ho dovuto mantenere una macchina Windows, ma la vorrei tanto convertire in Linux, magari in dual boot. Ma prima provo ad installare Ufficio Zero su un portatile HP Pavillon piuttosto datato (ha 4 di ram, … poca, concordo Dario).
    Non mi entusiasma il fatto che sia simile a windows … spero si possa personalizzare.
    GRAZIE

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    • Che bello sentire di aver raggiunto il mio scopo di incuriosire! Comprendo perfettamente le esigenze. Se devi sfruttare l’accelerazione grafica in Windows, ancora e Il tema We10X è perfetto in ambiti di migrazioni per far trovare l’aspetto della cartella utente con le stesse icone di Windows e le icone di word, excel. ecc nei programmi LibreOffice. Pare che basti mettere una e azzurra nel browser, magari non incoraggiando browser proprietari, e si fa molto per l’utente con poca o nulla formazione. Come te, ovviamente personalizzo il desktop di continuo. Ad esempio ho proprio cominciato ad usare cinnamenu come menu di default, leggermente modificato nelle opzioni, le icone Numix circle preinstallate ma cambio spesso! Ho cambiato il font da sistema e sembra un altro! Ho un articolo se non lo conosci sulla personalizzazione.

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  5. Buongiorno a tutti, ho fatto ieri parecchie prove in VirtualBox con Ufficio Zero e concordo sul fatto che 4 Gb di Ram per questa distro sono pochi. Con 8 gira molto più fluidamente. La mia multifunzione Brother è stata riconosciuta e installata al volo, scanner compreso, molto più facilmente che con Mint o altre distribuzioni, dove bisogna installare a mano i driver.
    Se poi l’interfaccia di default simil Windows non dovesse piacere, basta un attimo per installare temi alternativi e set di icone diversi, proprio come in Mint (la procedura è assolutamente la stessa).
    Più tardi mi leggo la documentazione ufficiale, mi piacerebbe integrare nella mia Mint 21.3 i repo di Ufficio Zero!
    Grazie a Dario per questo interessantissimo articolo 🙂

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    • Grazie Alessandro per la conferma. Concordo pienamente su tutto. Interessante la tua idea di integrazione di repo…

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    • Ciao Alessandro, per l’appunto de gustibus….. ho appena risposto prima ad un altro lettore 😉
      per la virtualizzazione tieni presente che vbox usa il tuo hardware quindi a mio modesto parere più che aumetare la ram in vbox dovresti aumentare il numero di processori (banane come le definisce Adriano) da assegnare a vbox.
      Io in generale uso qemu per gli sviluppi di UZL e li i requisiti minimi vengono quasi sempre rispettati, poi sono virtualizzatori che usano cmq hardware della macchina fisica in uso per cui è naturale che se pochi requisiti hai in locale pochi ne potrai assegnare a vbox 😛
      Per il resto cioè per la documentazione contiamo sul vostro supporto e tutti gli argomenti validi del forum andranno piano piano ad inserirsi sulla wiki del progetto, magari anche con meccanismi che apportano migliorie.
      Il repo delle stampanti è perfettamente integrabile su tutte le derivate debian infatti sulla wiki c’è una piccola procedura, tanto è che il repo è anch’esso fruibile gratuitamente anche da chi non usa UZL ed altra notizia: visto che sono presenti driver per 32/64bit è integrabile con sistemi che hanno l’una o l’altra.

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  6. Ciao Dario
    grazie per le tue lezioni sempre fluide e precise.
    da quando ha recensito ufficio 0 ho voluto provarlo ed installarlo. sono un utente privato/domestico e pertanto l’uso è solo occasionale ma, devo dire che ho trovato questo os semplice completo fluido e soprattutto stabile proprio come lmde.
    ho seguito il tuo consiglio e anch’io uso ora la barra come mod windows 11 e devo dire che la trovo carina semplice e pronta ad ogni uso.
    per il resto si vedrà strada facendo.
    grazie di tutto buon lavoro alla prossima
    Alberto

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  7. Ciao, ho scaricato la iso per installarla sul pc della mia compagna che è avvocata, ma al momento di “masterizzarla” dentro una usb, balena etcher mi da errore della iso e non mi fa proseguire. Ora sto scaricando mint per bypassare il problema visto che ha bisogno di installare supporti per firma digitale e tutto il resto della procedura on line prevista dalla legge, quindi volevo chiederti se ci sono procedure per mint simili per installare i driver per la firma digitale, magari utilizzando repository simili a quelli di ufficio zero

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    • Ciao. Ti consiglio di verificare la somma md5 della iso. E di usare Rufus e non etcher. Ufficio zero semplifica molto molto la vita

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      • Buon pomeriggio Dario,

        incuriosito dal tuo post, volevo scaricare ufficiozero per testarlo ma sembra che la pagina non esisti..
        percaso ci sarebbe un altro link?

        Grazie

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