Recensione Linux Mint 22: più sicura che mai!

Recensione Linux Mint 22: la nuova versione del sistema operativo più popolare ed apprezzato da neofiti di Linux ma non solo, riceverà supporto fino al 2029. Facciamo una panoramica per chi ne ha solo sentito parlare. Poi vediamo l’evoluzione recente per chi lo ha perso di vista e infine le novità dell’ultima versione rispetto alla precedente per i tantissimi che lo usano già con soddisfazione.

Recensione Linux Mint 22

Guarda il video su YouTube
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Linux Mint è una garanzia dal 2006 quando fu rilasciata la prima versione.

Un sistema operativo gratuito, trasparente nei meccanismi, che non ti spia, non ti ruba dati e non cerca di venderti nulla.

Tutto questo è possibile grazie a donazioni e sponsor e ad un team di generosi programmatori coordinati per realizzare un software che essi stessi intendono usare e lo mettono a disposizione di chiunque altro lo desideri.

Semplicità di installazione e utilizzo

La semplicità di installazione, che consente, volendo, di affiancarlo automaticamente a Windows nello stesso computer, senza necessità di configurare nulla né aggiungere programmi per fare subito di tutto, unite alla completezza, snellezza e facilità di utilizzo senza rinunce, ne hanno fatto negli anni un sistema operativo forse meno famoso di Ubuntu ma spesso più apprezzato.

Linux Mint: tipo di installazione
Linux Mint: tipo di installazione

Leggerezza, varietà e affidabilità

Un computer dell’era di Windows 7, quindi con almeno 4 GB di RAM e vecchio fino a 15 anni, potrà funzionare ancora più che dignitosamente con Linux Mint, senza costringerti a cambiarlo da chi ha interessi a venderti continuamente PC e licenze software.

Sono infatti previste 3 differenti edizioni, di cui la Cinnamon è quella ammiraglia. Ci sono anche la MATE e Xfce, che hanno aspetto simile, sottili differenze in alcuni meccanismi e si adattano meglio a PC meno performanti o preferenze estetiche differenti.

Linux Mint è consigliato spesso tra le migliori alternative a Windows e MacOS per sottrarsi alle logiche dell’obsolescenza programmata e all’arroganza delle grandi aziende tecnologiche.

Oltre a semplicità e leggerezza, unite ad un aspetto sobrio e gradevole, sono la stabilità e l’affidabilità a lungo termine a renderlo gradito a decine di milioni di utenti in tutto il mondo grazie alle traduzioni complete in tutte le lingue, italiano compreso ovviamente.

5 anni di aggiornamenti, sempre gratuiti

Questo perché ogni nuova versione c.d. maggiore di Linux Mint, a cifra tonda come la 22, riceve per 5 anni aggiornamenti di sicurezza, al sistema, ai programmi preinstallati e a quelli che installi successivamente. Ogni 6 mesi successivi al rilascio maggiore, seguono una versione .1, .2, .3 per un altro anno e mezzo.

Ma anche se la procedura guidata è semplice e rapida, non sei costretto ad affrontare un aggiornamento di versione se non lo desideri. Fino ad aprile 2029 la versione 22 e le successive minori riceveranno attenzioni continue. Tra altri due anni, sarà rilasciata la versione 23, dotata di altri 5 anni di supporto, con un meccanismo di rilascio che permette quindi la coesistenza di molteplici versioni. Fino alla primavera del 2025 infatti saranno garantiti aggiornamenti e supporto anche per le versioni 20, rilasciate 4 anni fa. E fino al 2027 per le 21.

Niente grandi aziende alle spalle

Proseguo la mia recensione di Linux Mint 22 con la natura del progetto. Rispetto ad Ubuntu, Linux Mint non fa capo ad un colosso aziendale in cerca di profitto ma è un progetto collaborativo. Ad Ubuntu, su cui si basano 3 delle sue 4 edizioni, Linux Mint aggiunge semplificazioni e toglie aspetti problematici. Esclude e blocca, ad esempio, lo “store” di programmi Snap, sviluppato e mantenuto con tecnologie non open-source, non trasparenti, da Canonical, la società dietro Ubuntu. Al centro di discussioni perché allontanatasi dagli ideali di trasparenza del software con rilevanti implicazioni sulla privacy.

Privacy e trasparenza dei meccanismi

Trasparenza dei processi e privacy sono fissazioni del team di Linux Mint, orgoglioso di fornire un sistema privo di funzioni di raccolta e trasmissione di dati personali o di utilizzo. “Il tuo computer è tuo, non nostro” ha affermato il responsabile del progetto.

Massima privacy da Linux Mint: "Il computer è tuo, non nostro"
Massima privacy da Linux Mint: “Il computer è tuo, non nostro”

E chiunque, con le dovute competenze, può verificare che ciò è vero, perché il codice di programmazione su cui è basato il sistema è liberamente consultabile su internet.

Minima manutenzione, massima sicurezza

Le esigenze di manutenzione sono minime. Quando il gestore aggiornamenti mostra un pallino rosso, clicchi un pulsante e aggiorni sistema, sicurezza e tutti i programmi preinstallati e installati successivamente. Arrivano quasi quotidianamente ma non interrompono mai le attività e non costringono a riavviare il computer. Puoi anche impostarne lo scaricamento e applicazione automatica e non ti accorgerai di nulla.

In questo modo, garantirai il massimo della sicurezza al tuo PC, per il quale non è infatti indispensabile un antivirus come l’ottimo ClamAV.

Tanti ottimi programmi installati e installabili

Parliamo ora del software in questa recensione di Linux Mint 22. Linux Mint ha una ricca dotazione di programmi con alcune applicazioni di contorno appositamente realizzate. Questo consente un’esperienza d’uso gratificante e adatta a molti scopi, anche senza installare nuovi software. Esigenze di ufficio, multimedialità, driver proprietari per WiFi e schede video, e supporto per formati audio e video sono integrati. Ma anche scoprire ed installare migliaia di nuovi programmi è assai semplice attraverso Gestore Applicazioni, lo store di Linux Mint. Sono tutti gratuiti, completi, senza acquisti successivi e non raccolgono dati su ciò che fai. Verificati, sicurissimi e anche aggiornatissimi alle più recenti versioni disponibili.

Ripristino facile in caso di problemi

Linux Mint si rivolge ad un’utenza che richiede stabilità ed affidabilità a lungo termine, con esigenze minime di manutenzione, nel solco dei principi della sua parentela con lo storico sistema operativo Debian. La prova ne è anche l’integrazione di Timeshift, strumento per ripristinare il computer ad uno stato precedente se qualche aggiornamento crea problemi. 

Grande comunità, tante informazioni e supporto gratuito

Tra i grandi punti di forza di Linux Mint anche la quantità di informazioni reperibili in rete e l’ampiezza della sua generosa comunità di utenti. Che garantisce, anche tramite l’ottimo forum in differenti lingue tra cui l’italiano, di trovare soluzioni e supporto personalizzato in caso di dubbi o problemi. E poi, la stragrande maggioranza delle informazioni che ho pubblicato nel blog, nel canale YouTube e nei miei libri, sono dedicate proprio a Linux Mint.

E poi, vale non sono per Linux Mint, gli utenti italiani possono ricorrere ad uno dei tantissimi LUG, i Linux User Group, sparsi per lo stivale e direttamente collegati alla Italian Linux Society, cui affidarsi per ottenere supporto gratuito in caso di difficoltà.

L’evoluzione recente di Linux Mint

Adesso un riassunto dell’evoluzione recente in questa recensione di Linux Mint 22. A partire della versione 20 e con le versioni 21, Linux Mint ha subito un processo di profonda rivisitazione della sua edizione Cinnamon. Il meccanismo di gestione delle finestre è stato riscritto ben due volte negli ultimi anni. Per razionalizzarlo, aggiornarlo ed ottenere una stabilità senza precedenti, unita ad un incredibile alleggerimento che ha consentito al sistema di raggiungere un ingombro inferiore ad 1 GB di memoria RAM.

Impegno RAM di Linux Mint 21.1
Impegno RAM di Linux Mint 21.1

Il meccanismo di connessione a dispositivi bluetooth è stato sostituito in favore di Blueman che supporta un numero superiore di dispositivi, permette maggiore controllo e rapidità di associazione e connessione.

Rilevata la gestione di Timeshift

Un passo importante è stato quello relativo a Timeshift, il programma integrato per la pianificazione dei punti di ripristino. Di cui il programmatore originario ha abbandonato lo sviluppo e di cui il team di Linux Mint ha rilevato il mantenimento, per garantire al sistema affidabilità in caso di problemi, assai rari, dovuti ad aggiornamenti difettosi.

Strumento di upgrade di versione

È stata introdotta e perfezionata una procedura di upgrade, per tutte le edizioni, che permette un aggiornamento di versione facile ad una nuova versione del sistema operativo senza necessità di fare backup, reinstallare e configurare il nuovo sistema. Disponibile anche per LMDE, Linux Mint Debian Edition, l’edizione basata su Debian, sistema che di suo non lo prevede.

Strumento di aggiornamento a LMDE 6
Strumento di aggiornamento a LMDE 6

È stata migliorata notevolmente la gestione degli schermi che introduce anche il ridimensionamento frazionario per ottenere uno zoom su piccoli monitor ad alta densità di pixel. Sono stati ottimizzati e resi più razionali e performanti sia il centro Software Gestore Applicazioni sia il Gestore Aggiornamenti.

Gesti multitouch

È stata integrata nativamente nel sistema la gestione avanzata di gesti multitouch, che si tratti di touchpad, touchscreen o tablet. Questa permette adesso di gestire finestre, aree di lavoro, auto-tiling cioè affiancamento automatico di finestre e controlli multimediali. Di recente sono state aggiunte nuove gesture per i controlli dello zoom sullo schermo e in specifiche applicazioni che lo supportano.

Altri software di Linux Mint 22

Con Hypnotix vedi in streaming oltre 20.000 TV in chiaro di tutto il mondo. Warpinator consente di condividere nella stessa rete file tra PC con Linux Mint, Windows, dispositivi Android e iOS senza alcuna configurazione. C’è Pix, un ottimo programma di catalogazione di foto e fotoritocco di base che consente anche di modificare o rinominare molteplici immagini in un attimo. Può creare PDF o pagine web tramite procedure automatiche ben fatte e trovare ed eliminare duplicati. C’è WebApp Manager, che trasforma i siti web che usi di più, in programmi con icone e finestre autonome, per confonderle di meno con le schede aperte nel browser.

Supporto Wayland

In questa recensione di Linux Mint 22 non posso non citare un’altra novità introdotta con Cinnamon 6: il supporto sperimentale a sessioni desktop Wayland con Cinnamon. Un meccanismo più recente di gestione delle finestre a cui molti sistemi operativi Linux si sono già gradualmente adeguati.

Supporto sperimentale sessioni Wayland in Linux Mint 21.3
Supporto sperimentale sessioni Wayland da Linux Mint 21.3

Il boss del progetto Mint ha detto che il team non si mette alcuna fretta per implementare Wayland come soluzione predefinita in sostituzione di X11. E che probabilmente ciò avverrà con Mint 23 nel 2026.

Azioni del file manager

Infine il file manager Nemo, l’esplora risorse dell’edizione Cinnamon ha visto l’introduzione di una nuova applicazione per personalizzare comportamento e azioni eseguibili su specifici tipi di file e cartelle, partendo dal c.d. menu contestuale che si apre con un click del pulsante destro del mouse sopra di essi. Finora si potevano solo scrivere appositi comandi in file di testo da posizionare tra i file di configurazione.

Le novità introdotte con Linux Mint 22 “Wilma”

Ma a questo punto della mia recensione di Linux Mint 22, andiamo al sodo e all’esperienza di utilizzo dopo alcuni giorni per esplorare le novità annunciate e quelle che mi balzano all’occhio nell’edizione Cinnamon di Mint 22 di nome Wilma. Anzitutto sono consigliati computer con più core, almeno 4 GB di RAM, almeno un centinaio di GB di spazio su disco e una risoluzione dello schermo non inferiore a 1024×768 pixel. Oppure la tua esperienza sarà sacrificata.

Il procedimento di installazione pare il medesimo e con un SSD nel computer è ragionevole che impieghi un quarto d’ora per completarla.

Al primo avvio da disco, il desktop appare inalterato con lo sfondo tipico e nessuna icona predefinita per evitare distrazioni. Un click del pulsante destro del mouse sul desktop, poi Personalizza e Impostazioni della Scrivania permettono di aggiungere Computer, Home, Cestino e dispositivi esterni o di rete. Quello che nota immediatamente un utente di Mint è il carattere di sistema preimpostato, in parte differente: una versione più moderna, sottile ed elegante del font Ubuntu che non mi fa più correre a modificarlo da Seleziona carattere.

Ti accoglie come sempre la Schermata di Benvenuto che non è lì per bellezza, ma ti guida, nei Primi passi, alle operazioni di personalizzazione e messa a punto per garantire sicurezza e aggiornamenti al tuo computer.

Primi passi della Schermata di benvenuto di Linux Mint 21.2
Primi passi della Schermata di benvenuto di Linux Mint 22

Base Ubuntu 24.04 e Kernel 6.8 HWE

Le novità maggiori da citare in una recensione di Linux Mint 22 stanno nella rinnovata base Ubuntu 24.04 e soprattutto nel recente kernel 6.8, un notevole balzo in avanti rispetto al 5.15 delle versioni 21. Questo significa anzitutto una compatibilità hardware molto più ampia a ricomprendere anche componenti di recente commercializzazione.

Ho infatti notato subito che il mio fisso, cui in campagna aggiungo un dispositivo USB Wifi + Bluetooth per connetterlo all’hotspot 5G del telefono, non ha avuto bisogno, come in precedenza, che del telefono in tethering USB per connetterlo temporaneamente ad internet per installare l’apposito driver.

A questo si aggiunge un cambio di strategia kernel importante per Linux Mint. Con i prossimi rilasci, seguirà il programma HWE di rilascio del kernel. Ovvero, d’ora in poi sarà equipaggiato sempre con versioni recentissime di kernel ma con un ciclo di vita più breve. In pratica ciò significa che Linux Mint si mette più rapidamente al passo con le novità grazie ad aggiornamenti kernel più frequenti. Chi critica Linux Mint perché sempre arretrata nel supportare hardware e caratteristiche di grido, non potrà più dirlo! E tu non dovrai temere di attendere mesi o modificare il kernel per farlo funzionare anche in un computer nuovissimo.

Nuove versioni dei programmi: LibreOffice 24.2 e tanti altri

Lo svecchiamento di kernel e archivi software ufficiali, si vede subito. Apro LibreOffice e con sollievo scopro la recente versione 24.2 a sostituire la 7.4 in dotazione a Mint 21.3. Ovviamente anche altri programmi negli archivi software fanno un balzo avanti di un paio di anni. E scopro nuove versioni di Gimp, Audacity, Filezilla, Deluge e altre.

LibreOffice 24.2 in Linux Mint 22
LibreOffice 24.2 in Linux Mint 22

Apro il monitor di sistema per verificare l’ingombro di RAM e, per una seria recensione di Linux Mint 22, devo confessare che il nuovo desktop 6.2.6 impegna qualche centinaio di MB più di quello di 6.0 di Mint 21 e successive. I lavori sotto il cofano di Mint sono stati tanti ed è assolutamente plausibile che nei prossimi mesi e con il rilascio della 22.1 si possa notare un ritorno al di sotto del GB. Nel frattempo ti consiglierei di non affrettarti ad aggiornare a Mint Cinnamon 22 in un computer con soli 4 GB di RAM.

Nella prima settimana di utilizzo non ho riscontrato alcun problema e ho potuto lavorare, connettere differenti dispositivi bluetooth per l’ascolto di musica, la visione di film, anche collegando il proiettore e ovviamente preparare l’articolo blog ed il video con questa recensione.

Le novità annunciate

Passiamo alle novità annunciate. Alcune erano state preannunciate e le ho verificate immediatamente. Ma seguiamo l’ordine dell’articolo What’s new in Linux Mint 22 di cui si trova il link nel post del blog relativo al rilascio e nella pagina Download alla voce New features.

Ottimizzazione dei pacchetti di traduzione

Come quella della razionalizzazione, in fase di installazione, del supporto per la propria lingua. Anzitutto il file di installazione include traduzioni complete per 6 lingue tra cui l’italiano. E ciò significa che non è più necessario installare il sistema connessi ad internet per evitare traduzioni incomplete. Ma soprattutto che, al termine dell’installazione, vengono rimossi tutti i pacchetti di lingue estranee alla propria, limitando enormemente il numero di file inutili nell’installazione e minore ingombro su hard-disk.

Pipewire è il nuovo server audio predefinito

Si legge anche che il server audio predefinito, il software che si occupa dell’instradamento dei segnali audio del computer, non è più il datato e complesso PulseAudio ma il più recente, snello e performante Pipewire. Caratteristica che semplificherà la vita a tutti quelli che fanno con musica con Linux e non dovranno più applicare correttivi o ricorrere a distribuzioni Linux differenti da Mint per farlo al meglio.

Le note di rilascio contengono infatti un nuovo avviso tra quelli utili a risolvere eventuali problemi. Se hai problemi con l’audio, alcuni comandi suggeriti, da incollare in una finestra di terminale, consentono di rimuovere Pipewire e ripristinare il precedente meccanismo.

Anche Thunderbird in formato .deb compilato dal team

Quanto al client di posta elettronica, Ubuntu ha scelto la strada di distribuire anche Mozilla Thunderbird nel formato snap, bandito da Linux Mint 20 in poi. Per questa ragione il team di Mint, e come è avvenuto per Firefox d’ora in poi, si occuperà di mantenere il programma aggiornato offrendolo ai propri utenti nel tradizionale formato .deb.

Mozilla Thunderbird 128 ESR in Linux Mint 22
Mozilla Thunderbird 128 ESR in Linux Mint 22

Uno degli scopi di questa recensione di Linux Mint 22 è quella di segnalare questo OS come un’ottima via di fuga per gli utenti di Ubuntu che stanno incontrando problemi con il formato snap dei programmi loro forniti. In Mint 22 troviamo preinstallato Firefox 128 e anche Thunderbird nella versione 128 che segue il canale di sviluppo ESR, Extended Support Release, adatta ad organizzazioni, come istituti scolastici, università, aziende e altri tipi di organizzazioni che, dovendo distribuirlo su un numero elevato di computer, necessitano di una versione supportata per un periodo di tempo più lungo. 

Account online ricostruito senza GNOME

Nel mese di maggio ho pubblicato l’articolo un po’ tecnico Adwaita, Flatpak e il futuro di Linux Mint, a chiarire un paio di annunci importanti rilasciati dal team leader di Linux Mint, Clement Lefebvre. Alcune scelte del progetto GNOME, hanno complicato la vita per team che sviluppano ambienti desktop differenti da quello GNOME che accompagna l’edizione principale di Ubuntu. Scelta che coinvolge l’ambiente Cinnamon ma anche quelli Unity, Budgie, MATE e Xfce e impedisce ai programmi di rispettare il tema scelto dall’utente.

Per questa ragione sia il visualizzatore caratteri che il programma GNOME Accounts, che si trovava in Linux Mint con la denominazione Account Online, sono stati rimossi. Ne sono state create versioni alternative, compatibili con i temi di sistema, che potranno essere adottate anche dagli ambienti desktop appena citati.

Centro software più veloce e sicuro che mai: stop ai flatpak non verificati!

Gestore Applicazioni, il centro software da cui installare programmi aggiuntivi in tutte le edizioni di Linux Mint, è stato ancora rinnovato nell’aspetto e nei meccanismi. Una volta terminata la creazione dell’indice dei programmi disponibili, l’avvio del programma risulta pressoché istantaneo, andando così a risolvere un problema di lentezza sorto dopo la sua ricostruzione durante lo sviluppo di Mint 21.

Premessa sui flatpak

Ma la novità decisamente più eclatante di tutte è una stretta sulla sicurezza dei programmi installabili. Anche di questa avevo parlato in Adwaita, Flatpak e il futuro di Linux Mint. Mint ha da tempo adottato, in aggiunta al tradizionale formato di pacchetti software deb, quello distro-agnostic, ovvero funzionante in qualunque versione di qualunque sistema operativo GNU/Linux, Flatpak.

Tale formato permette agli utenti di integrare nel sistema, con un click, tantissimi programmi, anche non open-source e proprietari come Google Chrome, Skype, Whatsapp, Spotify nelle versioni più recenti, che si aggiornano all’istante non appena lo sviluppatore le distribuisce. Senza necessità quindi attendere il rilascio di una nuova versione del sistema operativo e relativi test di integrazione né di accontentarsi di versioni più datate e prive di nuove funzioni.

Ebbene, del rilascio di questi programmi non è responsabile il team di Linux Mint né quelli di altre distribuzioni. Chiunque può pubblicare un programma in questo formato nel più noto dei suoi archivi Flathub.org. Ma anche se del programma sono disponibili codici sorgenti ispezionabili e verificabili, il formato flatpak non lo permette.

Il team di Linux Mint si sente comunque responsabile della sicurezza per i propri utenti, di installare solo software verificato e sicuro. Solo circa la metà dei flatpak su Flathub risulta verificato alla fonte. Il boss di Mint fa l’esempio proprio di Google Chrome in questo formato. Su Flathub esso risulta non verificato, cioè non è distribuito né direttamente da Google, né da qualcuno incaricato da Google. Si tratta di un ignoto.

Google Chrome flatpak non verificato su Flathub
Google Chrome flatpak non verificato su Flathub

E non puoi sapere se sono state inserite funzioni malevole. Eppure dati dimostrano che milioni di utenti abbiano installato Google Chrome in questo formato nella propria distribuzione Linux.

Nascosti i flatpak non verificati da Mint 22

Ebbene, con una scelta che un affezionato utente di Linux Mint non può che gradire, il centro software è stato modificato per nascondere, per impostazione predefinita, tutti i programmi in questo formato che non siano verificati, rilasciati dai responsabili dei programmi stessi, né da loro incaricati. E non sarà più visualizzata né possibile alcuna valutazione da parte degli utenti nei programmi flatpak non verificati.

Blocco flatpak non verificati in Linux Mint 22
Blocco flatpak non verificati in Linux Mint 22

La scelta all’utente non viene mai negata con Linux Mint. Puoi entrare nelle preferenze di Gestore Applicazioni e abilitare la visualizzazione e installazione di flatpak non verificati. L’operazione è accompagnata da un chiarissimo invito a non farlo se tieni alla sicurezza del tuo computer. E ogni volta che troverai un software di questo tipo esplorando Gestore Applicazioni, un’indicazione ben visibile ti informerà che si tratta di un software non verificato.

Matrix sostituisce HexChat e IRC

Linux Mint 22 abbandona HexChat il programma che supportava il protocollo IRC per le chat in tempo reale. Software che era collegato automaticamente alla stanza di supporto diretto per gli utenti di Linux Mint, da parte di volontari.

Lo fa per abbracciare il protocollo Matrix con una nuova applicazione web che, tramite un client di nome Element permette l’interazione in tempo reale, non solo per ottenere supporto, preferibilmente in lingua inglese, su Linux Mint ma per entrare in contatto realtà nell’universo della rete Matrix.

Supporto per Linux Mint 22 su Matrix
Supporto per Linux Mint 22 su Matrix

Il team si augura che i propri canali su Matrix forniranno un luogo accogliente e costruttivo per le persone di comunicare e aiutarsi vicendevolmente.

Migliora la gestione di azioni Nemo con Cinnamon 6.2

Cinnamon 6.2 integra un miglioramento nella gestione delle Azioni nella sua nuova applicazione. L’ho citata tra le recenti novità dell’evoluzione di Linux Mint. Se fino a Mint 21.2 per personalizzare comportamento e azioni eseguibili su specifici tipi di file e cartelle, partendo dal c.d. menu contestuale che si apre con un click del pulsante destro del mouse sopra di essi, si ricorreva a comandi inseriti in appositi file di testo, la recente applicazione è stata sottoposta ad ulteriori migliorie e rifiniture.

Editor di menu contestuale in Linux Mint 22 Cinnamon
Editor di menu contestuale in Linux Mint 22 Cinnamon

Questo grazie ad un editor di menu contestuale che permette di aggiungere, eliminare e riorganizzare le azioni anche in sotto-menu, a seconda dei tipi di file su cui si effettua il click del pulsante destro. Una caratteristica che permette al file manager Nemo e all’intero desktop di Linux Mint di tenere il passo con quello di altri ambienti desktop e con le possibilità di espansione dei relativi file manager.

Installare Linux Mint 22 o aggiornare da Linux Mint 21.x

Le novità non finiscono qui ma si tratta di piccole integrazioni e migliorie di minore spicco rispetto a quanto illustrato finora.

Quindi cosa fare se si è interessati a mettere alla prova Linux Mint? Ovviamente si scarica il sistema operativo dal sito ufficiale, verificando poi l’integrità e l’autenticità dello stesso a fine download. E poi si seguono alcuni dei tutorial che ho realizzato di recente e che sono ancora validi:

Quanto invece alla configurazione iniziale subito dopo l’installazione, ho pronto un vecchio articolo, preparato per Mint 20 e aggiornato a Mint 21, che è ancora abbastanza valido. Ma lo sostituirò presto con una versione rinnovata e adeguata a Mint 22, quindi non perdiamoci di vista.

Se invece mi chiedi come aggiornare la tua versione di Linux Mint 21 alla nuova edizione devi installare lo strumento di aggiornamento con il comando da terminale

apt install mintupgrade

Poi lanciarlo con

sudo mintupgrade

e seguire le informazioni a schermo. Dopo il riavvio al termine dell’aggiornamento, rimuovi lo strumento con

apt remove mintupgrade

Ma un punto esclamativo nella applet Informazioni di sistema ti dovrebbe comunque notificare la disponibilità dell’aggiornamento. Ricorda di effettuare un backup completo, dei tuoi dati e della lista dei programmi con Strumento di backup e anche un punto di ripristino con Timeshift prima di provvedere. Quest’ultimo nel caso che verifichi un problema invalidante nel passaggio.

Se così fosse, prova comunque a scaricare il file ISO dell’edizione di Linux Mint 22 che preferisci, prepara un supporto USB e installalo da zero. Perché la procedura di aggiornamento tra versioni maggiori differenti può comunque riservare la sorpresa di qualche problema che molto probabilmente non incontreresti con una installazione c.d. pulita.

Trovare aiuto e supporto per Linux Mint

Per trovare aiuto in caso di problemi, ti chiedo però di non fare riferimento a me perché sono da solo a gestire blog e canale, non so tutto e ho sempre più difficoltà anche solo a leggere i messaggi che ricevo.

Nel web

Una quantità esagerata di informazioni che mi sono richieste in caso di problemi o stranezze io le trovo semplicemente con una ricerca su internet. Chi sa usare a dovere un motore di ricerca non ha bisogno di altro. Ma ci sono tanti altri canali. Oltre al nuovo programma integrato Matrix, c’è ad esempio il Forum ufficiale di Linux Mint, che prevede una sezione anche in italiano. Se conosci l’inglese, la sezione internazionale del forum è una miniera di informazioni.

Nei forum

Ma puoi ancora fare riferimento al forum di Linux.it o anche a quello di LinuxMind Italia. In tutti i forum citati, leggi le regole, effettua una ricerca e se non trovi risposta richiedi educatamente aiuto fornendo tutti i dettagli possibili sul tuo computer e sul problema.
In questo Linux Mint ti aiuta perché da Informazioni di sistema che trovi nel menu principale digitando info e premendo Invio, trovi adesso due pulsanti per copiare tutte le caratteristiche del tuo computer per incollarle in un file di testoOppure, ancora più facile, per caricare le informazioni online. Al termine dell’analisi i dati, in forma anonima, sul tuo computer sono messi temporaneamente in un sito web e ti viene fornito un indirizzo web breve che puoi comunicare nel forum limitandoti a descrivere il problema.

Presso un LUG

Ma come non ricordare ancora anche i Linux User Groups. Si tratta di associazioni volontaristiche sparse un po’ in tutta Italia, che forniscono assistenza gratuita per i problemi più comuni. E possono aiutarti a superare lo scoglio iniziale di installazione o configurazione di un sistema se le tue competenze non ti consentono di provvedere da solo. Consulta la mappa dei LUG e vedi se puoi metterti in contatto con uno di loro per trovare assistenza personalizzata.

Dona

Infine, a chiusura della mia recensione di Linux Mint 22, non lo dirò mai abbastanza. Con Linux Mint e più in generale con Linux, risparmi un sacco di soldi di licenze software e i problemi di sicurezza derivanti dalla disattivazione di tutte le sicurezze quando installi software illegalmente.

Se ti trovi bene con un progetto come Linux Mint, come io faccio da anni in occasione di ogni rilascio e come tanti altri, effettua anche una piccola donazione. Di recente ho spiegato in quali modi Linux Mint si finanzi pur non vendendoti nulla, non tempestandoti di pubblicità e non raccogliendo i tuoi dati per rivenderli.

Ho mostrato che oltre gli sponsor, aziende che supportano assiduamente il progetto, le donazioni spontanee degli utenti di Linux Mint sono quelle che tengono in vita il progetto e permettono agli utenti stessi di beneficiare di un sistema operativo sempre più stabile, rifinito, al passo con i tempi e lontano dalle grandi aziende tecnologiche di cui sei preda finché non fai il salto nel mondo libero del software. Non aspettare che siano gli altri a farlo per te.

Grazie per la lettura di questa recensione di Linux Mint 22, W Linux, W Linux Mint ed il software e i formati file liberi!

Diffondi la conoscenza!

33 commenti su “Recensione Linux Mint 22: più sicura che mai!”

  1. È una seccatura che il repository abbia perso i pacchetti: “telegram-desktop” e “pinta”. Comunque nulla di grave, ho risolto sostituendoli con la versione portable di Telegram prelevato dal sito ufficiale e con “gimp” che fortunatamente non è per niente difficile da usare come invece ricordavo. Forse avrei potuto facilmente sostituirli senza troppi sbattimenti tramite i corrispettivi flatpack, ma sono pur sempre un giga ad applicazione… Per cui anche no. :/
    Per il resto c’è poco da dire, la versione Cinnamon è semplicemente spettacolare. Lo uso come unico sistema del mio portatile e sono pienamente soddisfatto. 😀
    L’unica cosa che vorrei davvero e che “rubassero” il metodo di installazione automatica da Linux Deepin. Perché quando scegli l’installazione automatica su Deepin ti crea una serie di partizioni tra le quali la /home separata e una nascosta di 10 giga usata dal sistema per i backup automatici. Così quando ci sono casini riavvii il sistema e tramite la schermata di grub puoi fare il rollback in modo facile e veloce. Beh, non sarebbe male averlo anche su Mint! 😀

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    • Concordo con te sulle scelte alternative e su flatpak come ultima spiaggia. Non usavo quei programmi ma Gimp è accessibile e si conosce con l’ottimo manuale sempre tradotto. Ho visto la beta di Deepin ed è avanti mille anni! Lo snapshot automatico prima degli aggiornamenti è un’idea favolosa…

      Rispondi
  2. Ciao, non ho capito bene il discorso di Account Online. Io ho aggiornato da 21.3 a 22 ed Account Online c’è e funziona (ho dovuto solo immettere nuovamente le credenziali). Devo rimuoverlo per poi installare quello GTK? Chiarire bene grazie 🙂

    Rispondi
  3. Ciao Dario.

    Come al solito, un eccelente articolo.

    ⚠️
    Con l’aggiornamento a (Linux Mint 22) si stanno verificando diversi problemi, ma questo è prevedibile essendo
    una versione nuova.

    Se si fa una ricerca nel Forum in Lingua Inglese, (Installation & Boot) vi sono diverse segnalazioni.

    ⚠️
    Comunque è meglio aspettare un paio di settimane, mentre vengono risolti i possibili problemi che si presenteranno.

    Per chi fosse interessato si può vedere questa Guida (Easy Linux Tips Project) link:

    https://easylinuxtipsproject.blogspot.com/p/1.html

    In particolare, (Linux Mint: how to upgrade quickly and safely to 22 Wilma)

    https://easylinuxtipsproject.blogspot.com/p/upgrade-mint.html

    ⚠️
    Provata in Laboratorio, nel PC dei Test, l’installazione pulita non a dato problemi.

    Ciao.

    Rispondi
    • Ciao Gianpietro e grazie per le dritte interessanti. Anche per la tua costanza nel forum.
      Ci sta che rilasci maggiori, anche dopo una intensa fase beta presentino ancora per alcuni qualche problemino. Confidiamo in rapide soluzioni e, come sempre, per Natale in una .1 ben rifinita.

      Rispondi
  4. Buongiorno Dario, prima di tutto grazie per il tuo lavoro e la tua disponibilità. Ho installato Linux Mint XFCE 22 (Wilma), ma ho notato una cosa spiacevole: io uso il tasto SUPER per mostrare il desktop tramite la combinazione di tasti SUPER+D, ma non funziona più, appena premo il tasto SUPER si apre il menù principale e non posso quindi usarlo con un altro tasto. Hai suggerimenti per questa mia problematica? Grazie

    Rispondi
    • Ciao Michele, grazie a te. Non ho completa dimestichezza con Xfce ma di certo, mi pare dalle impostazioni di tastiera, puoi personalizzare ogni scorciatoia.

      Rispondi
  5. Ciao Dario, bella recensione.
    Ho aggiornato a 22 l’altro giorno il portatile vecchiotto di mia figlia (un Dell) che sarebbe da cestino per microsoft ma con l’SSD ed i 16 giga di ram che gli ho messo va davvero bene. Certo, il processore rimane quello che è, ma per una ragazzina delle medie che lo usa con gli applicativi sul coud della scuola tipo classroom va più che bene.
    Ci guardo regolarmente dello streming.
    Sul portatile ho installato Inkscape che, durante l’aggiornamento, il sistema ha fatto un downgrade alla versione precedente tutto in automatico: ha verificato il computer ed ha risolto tutte le incompatibilità del caso.
    Ho lanciato l’aggiornamento, ogni tanto passavo davanti al monitor per dare qualche conferma e lo lasciavo stare. Non ho idea di quanto ci ha messo, ma la connessione influisce parecchio.
    L’unica cosa che mi idspiace sul serio è l’abbandono di Redshift che trovavo davvero utile.
    Grazie a te ed a Mint mi sono accorto di come, troppo spesso, ci lasciamo convincere a gettare i denaro per dispositivi che possono ASSOLUTAMENTE ancora funzionare e fare il loro dovere in maniere egreggia per le cose più diffuse.
    Ora, fino almeno al 2029 potrei usare senza problemi quel PC perè so di poter contare sul supporto del team di mint…nel frattempo, nel 2025 gli untenti di 10 dovranno buttare via i loro computer…

    Grazie Dario per come e per quello che scrivi.

    Luca

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    • Ciao Luca e grazie per l’apprezzamento. Ci credo che un Dell che fa streaming senza problemi e 16 GB di RAM funziona più che dignitosamente. Potresti addirittura caricare l’intero sistema in RAM e allora migliora. Io sto giusto cominciando a spulciare le novità dei repository di cui si sente bisogno dopo un paio di anni. Di redshift avevo letto di nuovi problemi se non sbaglio per lo sviluppo legato a GNOME ma li trovo ancora in Gestore Applicazioni e di certo c’erano un paio di applet Cinnamon che permettevano di pianificare e modificare temperatura colore e orari che dovrebbero ancora andare.
      Nel campo di Linux nessuno ha infatti interessi legati a vendita di licenze e hardware e anche con le distro che fanno moderati passi avanti come Mint, rispetto alle ultraleggere, un PC può lavorare bene fino al doppio del tempo che gli è permesso con gli OS commerciali.
      Ti ringrazio ancora per gradire temi e modi e ti saluto cordialmente.

      Rispondi
  6. Ciao Dario, ero partito prevenuto su questo nuovo rilascio perché avevo sentito in rete delle recensioni non proprio favorevoli a proposito della scelta di bloccare i flatpack non verificati (sembrava che dopo la chiusura verso snap ora ci fosse quella verso flat), ma da come hai spiegato tu la questione devo dire che il pensiero di mint ora è più comprensibile … complimenti perché hai la capacità di spiegare in modo chiaro e a tutto tondo gli argomenti che tratti nei tuoi articoli.

    Che tu sappia, le novità introdotte su mint 22 arriveranno anche su lmde 6 o bisognerà attendere la prossima basata su debian 13?
    Io continuo a preferire quest’ultima e spero che un giorno (includendo quelle feature proprie della ubuntu based) possa diventare lo standard.

    Grazie, Marco

    Rispondi
    • Ciao Marco, da aprile sapevamo della stretta sui flatpak ma solo quelli verificati. Mi fa piacere riuscire a far passare anche concetti tecnici quando credo che la loro assimilazione possa essere utile. Per quanto riguarda strettamente l’ambiente Cinnamon, tutte le sue novità sono sempre trasferite in tempi rapidissimi a LMDE. Non è però detto che caratteristiche specifiche degli OS nelle tre edizioni Ubuntu, tra cui ad esempio il nuovo Gestore Applicazioni, lo siano.

      Rispondi
  7. Ciao Dario

    Ti ricambio i ringraziamenti.

    Finalmente ho risolto, il problema che nel Forum di Linux Mint, non si poteva inserire il tuo Sito e Articoli,
    essendo in Italiano, nei post di lingua diversa, semplicemente traducendo gli Articoli con (Google Traduttore)
    e inserendo il relativo link, ora ti leggono in (Russo / Inglese / Spagnolo / Francese / Olandese / Finlandese / Tedesco).

    Approfitto per l’occasione, per segnalarti il sito (Linuxcapable) ora disponibile in diverse Lingue, tra qui l’Italiano,
    trovi diverse Guide, purtroppo il link non può essere inserito in Linux Mint Forum, perché viene segnalato come Spam,
    ma anche qui ho trovato un modo, semplicemente inserendo uno screenshot del Sito o della relativa Guida, poi invitando
    gli Utenti a consultare il sito (Linuxcapable).

    ⚠️
    Avevo contattato, il responsabile del Sito, chiedendo informazioni perché con il Nuovo Sito, non erano più presenti
    le Guide di Linux Mint, e segnalando il problema dello Spam, il responsabile mi aveva risposto immediatamente,
    in un primo momento non sembrava propenso a reinserire le Guide di Linux Mint, ma da un paio di settimane sono
    di nuovo disponibili nel sito.

    ⚠️
    Tengo a precisare, per correttezza di informazioni, che avevo eseguito una verifica del sito, tramite una ventina di
    servizi online, per la Sicurezza e il sito aveva superato tutte le verifiche, senza segnalare problemi.

    Rispondi
    • Accipicchia Gianpietro. Ogni tanto entro nel forum italiano e vedi che suggerisci i miei articoli e quelli ottimi di EasyLinuxTips e ti ringrazio. Anche per la segnalazione di LinuxCapable che non conoscevo anche se vedo un po’ arretrato su Mint. Grazie ancora per la tua precisione e generosità.

      Rispondi
  8. Grazie Dario per la bella ed esaustiva recensione.
    L’avanzamento da 21.3 non è riuscito; così ne ho approfittato per una bella installazione pulita (compreso Windows 11, già che c’ero…),
    senza nessun problema.
    Vorrei farti una domanda, che penso ti abbiano già fatto in molti.
    Tutte le migliorie della nuova versione verranno apportate anche alla LMDE?
    O meglio: che probabilità c’è che il Team di Mint passi definitivamente a Debian, smettendo di ripulire, “forkare” e aggirare in vario modo Ubuntu?
    Grazie

    Rispondi
    • Ciao Carlo, bravo! Con l’installazione pulita si evitano problemi di aggiornamento che poi finisci per addebitare al sistema e non alla procedura. Come scrivevo in risposta ad una domanda come la tua, le novità di Cinnamon sono sempre trasferite a LMDE. Non è però detto che caratteristiche specifiche degli OS nelle tre edizioni Ubuntu, tra cui ad esempio il nuovo Gestore Applicazioni, lo siano. E non lo sono i programmi dei rispettivi archivi e quindi LibreOffice per intenderci.

      Rispondi
  9. Ciao Dario, finalmente uscita la tanto attesa nuova versione. Ho fatto un’installazione pulita di Linux Mint 22 al posto della versione precedente “EDGE” perchè il computer è recente (MSI 24 core 32 RAM ) e col classico Mint c’erano problemi di stabilità. Nessun problema nell’installazione, riconosce tutto, ma qualche bug è presente ancora. Ad esempio la schermata del Firewall “frizza” il computer e si blocca tutto, non mi era mai successo, ho dovuto riavviare il computer 2 volte. A parte qualche altro bug nel complesso, dico nel complesso su un computer recente, funziona bene. Pensavo che fosse un problema del kernel, così ho installato il kernel XanMod X64 versione 6.9.12 al posto di quello originale “generic”. Col risultato finale che forse è un pò più fluido, ma non ha risolto il problema del Firewall e gli altri piccoli bug. Quindi a questo punto non affiancherò più a Windows 11 la versione di Linux Mint EDGE ma utilizzerò questa. Chiarisco che questa installazione è stata fatta sulla solita SSD esterna che uso come comodo”muletto”. Ma resto resto dell’idea che la versione LMDE mi offre più soddisfazioni e non ho mai avuto alcun problema. Tra l’altro su LMDE installo sempre i driver originali di NVIDIA dal loro sito senza alcun problema per avere la versione più aggiornata da loro. Ho fatto la stessa operazione su Linux Mint 22 ma ho desistito, ho avuto dei conflitti con le dipendenze. E allora ho installato il driver grafico NVIDIA, meno recente, fornito come metapacchetto incluso con Linux Mint.
    Buona continuazione

    Rispondi
    • Ciao Giovanni. io ho installato Mint 22 in fisso e portatile attivando il firewall e creando regole ma senza problemi. In effetti non è detto che, fluidità a parte, i kernel modificati o una edizione EDGE abbiano ancora senso se ogni release adotterà il kernel più recente. Quanto al driver NVIDIA, il team sconsiglia per varie ragioni il .run ufficiale, tra cui il fatto che non si aggiorna e non è disinstallabile con apt ma solo con apposito script NVIDIA. Anche per me però è stata una scelta su LMDE. Grazie e alla prossima.

      Rispondi
  10. Linx Mint 22 is more slowly than Ubuntu 24.04. The Live-session freezes und hangs. For me the new Linux Mint 22 is a regression regarding to performance and stability. Ubuntu 24.04 offers longer support , better performance and stability. Frankyl both systems should run on SSD systems. Canoncial is a professional provider of enterprise solutions, offering this advantages consumers too for free.

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    • Thank you for your kind observations. I installed Ubuntu 24.04 in 3 different desktops and laptop but it looks far from being smooth. Never had any problem with live sessions in Mint. I use it as a daily driver since 2016 and I have to say that every major release needs a couple of months to be tuned up. It’s sure that free users can benefit of advantages from Canonical, but these users find 5 years of support both in Ubuntu e and Mint.

      Rispondi
  11. Ciao Dario.non ho capito cosa ho combinato su youtube ho aggiunto un commento in risposta ma non riesco a vederlo,prima o poi imparerò ad usarlo!!!Volevo farti sapere che sul fatto del consumo ram ho rifatto delle prove.
    Ho rimosso liquorix e rimesso il suo kernel (era solo un esperimento) allora in idle se si usa il monitor di sistema di Mint mi dice 900-1000 mb su Mint 22,nel Mint 21.3 1200-1300.Ora ho provato con Htop e Neofetch siamo tra 750-850mb.Non è mia intenzione discutere su chi sia il più preciso però sono sicuro del fatto che effettivamente ho un risparmio di almeno 200mb di ram,ho potuto notarlo anche usando Brave con 6 schede aperte,con Telegram ed altri programmi,Ciao e buon lavoro

    Rispondi
    • Ciao Gianfranco, bene a sapersi. Evidentemente con l’hardware che hai tu le cose sono migliori. Io ho installato Wilma in 3 PC ad oggi e più o meno ho rilevato lo stesso impengo… sarà proprio questione di hardware e relativi driver.

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  12. “Il boss del progetto Mint ha detto che il team non si mette alcuna fretta per implementare Wayland come soluzione predefinita in sostituzione di X11. E che probabilmente ciò avverrà con Mint 23 nel 2026.”
    Ottima idea. La fretta è cattiva consigliera. Io, per precauzione, avrei basato Linuxmint solo su Ubuntu 24.04.1 LTS (uscirà il 15 agosto 2024). Lasciando stare la.2 e seguenti.

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  13. Mai dire flatpak. Né verified, né unverified. Sarò un conservatore, ma io sono attaccato ai vecchi e cari .deb!

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    • Sempre prima scelta i deb dei repository anche per me. Per i programmi KDE preferisco AppImage senza casini di librerie Qt con le GTK di Mint. Uso solo SpeechNote e LibreWolf in flatpak perché non ci sono in altro formato.

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  14. Aggiornato da virginia (mint 21.3) a Wilma tramite “mintupgrade” ma i mirrors da cui scarica software sono rimasti quelli della versione precedente (virginia e jammy).
    immagino di avere una chimera delle due versioni…al momento funziona senza intoppi, se avessi immaginato ciò forse non avrei fatto l’upgrade.

    Rispondi
    • Caspita Fabio! In pratica hai davvero una chimera mista Mint 21/22. Io modificherei il file /etc/apt/sources.list.d/official-package-repositories.list come segue.
      Tieni presente che sono impostati i miei mirror attuali, i più veloci al momento della mia installazione
      deb http://linux-mint.froonix.org wilma main upstream import backport
      deb https://mirror.alwyzon.net/ubuntu noble main restricted universe multiverse
      deb https://mirror.alwyzon.net/ubuntu noble-updates main restricted universe multiverse
      deb https://mirror.alwyzon.net/ubuntu noble-backports main restricted universe multiverse
      deb http://security.ubuntu.com/ubuntu/ noble-security main restricted universe multiverse

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  15. 9to5linux: “”Per fornire agli utenti le ultime novità in fatto di funzionalità e supporto hardware, Ubuntu ora distribuirà l’ultima versione disponibile del kernel Linux upstream alla data di rilascio di Ubuntu specificata, anche se l’upstream è ancora nello stato di Release Candidate (RC). […] Per quanto riguarda le release di Ubuntu LTS non cambierà nulla e queste riceveranno versioni kernel più recenti in formato HWE (Hardware Enablement) dall’attuale release provvisoria di Ubuntu quando si allineerà con una point release di Ubuntu LTS. Ad esempio, Ubuntu 24.04.2 LTS verrà distribuito con il kernel Linux 6.11 da Ubuntu 24.10.”

    Quindi la 24.10 potrebbe tranquillamente uscire con un kernel RC? Demenziale!

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    • Io non conosco i tempi soliti con cui una RC venga approvata come stabile ma è evidente che Canonical voglia stare al passo di diverse rolling quanto a novità e supporto hardware.

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  16. Ciao Dario,

    ho installato Linux Mint 22, con installazione “da zero”, dunque formattando il disco, sullo stesso hardware sul quale girava, con successo e senza problemi, Linux Mint 21.3 edge.
    Le mie impressioni sono che Linux Mint 22 necessiti ancora un po’ di lavoro di “rifinitura”, che spero avvenga con la 22.1. Vi è qualche bug di regressione che non so spiegarmi, nulla di grave, non vi sono veri e propri “showstoppers”, ma piccole cose fastidiose
    Ad es con la stampante riconosciuta automaticamente, prima riuscivo a stampare anche in bianco e nero; stessa stampante, stesso hardware, etc., con Linux Mint non riesco più a stampare in B/N, il comando non viene riconosciuto. Dopo averle tentate tutte, ho dovuto disabilitare l’autodiscovery di CUPS e installare manualmente i driver originali del produttore, così va. probabilmente è un “bug” derivato dalla base Ubuntu 24.04 dalla quale Mint 22 discende…
    Altra perplessità nasce dal gestore applicazioni, va benissimo disattivare i flatpack non verificati, ma perché non appaiono tutti i pacchetti, da repo ufficiali, che apparivano prima? Per es. Scribus, non appare come flatpack in quanto non verificato, ma neanche come installazione deb come era nella 21.3, bisogna installarlo da Synaptic.
    Spero che rimedino con la 22,1 che, secondo me è la vera versione da consigliare a chi viene da Windows e, non avendo esperienza, non vuole trovare intoppi “bloccanti” (le stampanti sono uno di questi).
    Io, come sai, sono passato a Linux Mint perché Canonical sta orientando Ubuntu su una strada che non mi piace, es. con l’uso massiccio di SNAP, anche se continuo a preferire Gnome come interfaccia utente. Non è escluso che Canonical che ora va finanziariamente bene e può essere quotata in borsa, possa essere un giorno acquisita da un’altra azienda, ad es. Microsoft con la quale attualmente ha una forte partnership, come è successo con Red Hat acquisita da IBM. Questo è un altro pericolo da scansare…
    Il team di Mint implementa i PPA anche su LMDE? Se no, perché non lo fa? Dovrebbe esser semplice implementarli.
    Che tu sappia Mint LMDE permette di fare un upgrade del kernel altrettanto facilmente come la versione 21.3, 22.x?
    Mi sa che dovrebbero cominciare a puntare sempre di più sull’edizione LMDE…
    Scusami se ho toccato due argomenti diversi nello stesso commento.

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    • Ciao Alberto, considerazioni interessanti e anche cose che non ho ancora verificato. Però io Scribus in .deb ce l’ho in Gestore Applicazioni. Quanto a LMDE, i kernel si possono installare da Gestore applicazioni stesso ma non esiste una gestione specifica come quella che puoi fare da Gestore Aggiornamenti nelle edizioni basate su Ubuntu…

      Rispondi

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