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Recensione gimp 3.0 alternativa gratis libera e trasparente a Photoshop. Introduciamo le principali differenze tra gli ecosistemi dei due software di fotoritocco e andiamo alla scoperta delle sostanziose novità della nuova versione stabile.
Recensione Gimp 3.0 alternativa gratis libera e trasparente a Photoshop

Recensione gimp 3.0 alternativa gratis libera e trasparente a Photoshop. Il 17 marzo 2025, dopo un ciclo di lavori durato 7 anni, la comunità di Gimp rilascia una versione 3.0 stabile.
Il potente software di foto ritocco, open-source e gratuito, disponibile per Windows, MacOS e Linux, viene rinnovato dalle fondamenta.
GIMP 3.0 è disponibile in molte lingue, grazie al contributo della comunità che ha lavorato alle traduzioni e questo rende il software accessibile a un pubblico globale.
GIMP vs Photoshop
Prima di addentrarci sulle grandi novità, tracciamo la linea che separa GIMP da Adobe Photoshop ed il suo ecosistema.
GIMP è un software open-source sviluppato a partire dal 1995. Inizialmente pensato come soluzione alternativa a programmi proprietari, si è evoluto in uno strumento completo e potente per professionisti e hobbisti dell'editing digitale. La sua comunità attiva di sviluppatori e utenti ha contribuito al miglioramento costante delle funzionalità, rendendolo una scelta popolare tra coloro che valutano la libertà e l'accessibilità del software come fattori chiave.

Adobe Photoshop, per contro, è stato pioniere nel campo dell'editing digitale fin dagli anni '90 ed è diventato sinonimo di professionalità nell'industria della fotografia e del design grafico. Oggi dispone di una gamma sterminata di sofisticate funzionalità grazie ad aggiornamenti regolari nel tempo. Prevede strumenti avanzati di selezione, correzione ottica, effetti speciali e funzioni assistite da intelligenza artificiale.
Software open-source collaborativo vs commerciale proprietario
GIMP è sviluppato da una comunità di programmatori volontari, designer, artisti e membri della comunità che collaborano attivamente per migliorare le funzionalità del software. Questo modello aperto favorisce alta flessibilità senza limitazioni di accesso o licenze restrittive. La natura collaborativa permette una rapida risoluzione dei problemi e l'adozione di innovazioni tecniche.
In contrapposizione al modello open-source di GIMP, Photoshop è sviluppato da Adobe Systems in un ambiente commerciale proprietario. Lo sviluppo è guidato dal team di ingegneri e designer professionali di Adobe, che definiscono una agenda per le nuove funzionalità basata su richieste di clienti e tendenze del mercato.
Questo approccio centrale garantisce un alto livello di integrazione con altri strumenti della suite Adobe, come Illustrator, Premiere Pro e Lightroom, creando una piattaforma omogenea per l'editing fotografico e il design grafico professionale. Tuttavia, con Photoshop devi accettare condizioni di utilizzo che prevedono limiti su cosa puoi fare o no, paghi per usarlo e persino se vuoi smettere di usarlo.
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Licenza e Accesso: scopo vs profitto
GIMP è infatti distribuito con la GNU General Public License (GPL), una licenza open-source che garantisce l'accesso completo al codice sorgente del software. Questa licenza permette agli utenti di eseguire, copiare, modificare e distribuire il software come preferiscono, stimolando un ambiente di collaborazione aperto e trasparente.
Gli utenti possono contribuire con soluzioni a bug, nuove funzionalità o personalizzazioni dell'interfaccia del software senza alcun vincolo. Inoltre, la GPL assicura che il software rimanga sempre open-source, prevenendo la conversione in un prodotto proprietario.
Adobe Photoshop è distribuito con una licenza proprietaria che richiede l'acquisto. Questo modello commerciale consente a Adobe di ricavare profitti dalle vendite e dai servizi aggiuntivi, come l'accesso ai canali Creative Cloud, alla documentazione ufficiale, al supporto tecnico premium e alle funzionalità aggiornate periodicamente.
Tuttavia, i limiti imposti dalla licenza proprietaria impediscono agli utenti di ispezionare, modificare o personalizzare il codice sorgente del software, riducendo così la flessibilità di utilizzo e l'innovazione basata sul contributo della comunità.
Funzionalità base
Proseguiamo questa recensione gimp 3.0 alternativa gratis libera e trasparente a Photoshop parlando delle funzionalità dei rispettivi software. Non si può sostenere in buona fede che GIMP sia concorrente alla pari di Adobe Photoshop a livello di funzionalità. Ad esempio GIMP non dispone di funzionalità assistite da IA. Ma per questo gli utenti Linux sanno di poter contare su Krita ed il plugin IA di Stable Diffusion per fare di tutto.

Ciò nonostante GIMP prevede un alto grado di sviluppo di strumenti di selezione, gestione di maschere e livelli oltre ad un'ampia compatibilità con formati file differenti.
GIMP è particolarmente forte nelle funzioni open-source come l'applicazione di filtri e il controllo dei livelli, ma Photoshop supera in termini di sofisticatezza e integrazione con altri strumenti della suite Adobe. Peraltro, la gestione dei formati di file è molto simile tra i due, rendendo entrambi versatili per lavorare su diverse tipologie di immagini.
Funzionalità di collaborazione
Mentre GIMP non dispone di strumenti nativi di collaborazione in tempo reale, l'ecosistema aperto del software facilita l'utilizzo di estensioni personalizzate e servizi di cloud per la condivisione dei progetti. Si può quindi ricorrere a piattaforme esistenti per supportare collaborazioni efficaci.
Adobe Photoshop, invece, integra funzionalità di collaborazione direttamente nel software e nella suite Creative Cloud, offrendo una soluzione pronta all'uso per la condivisione e il lavoro a squadra. Anche se GIMP richiede un po' più di configurazione e utilizzo di strumenti esterni, può offrire altrettanta efficacia grazie alla sua natura aperta e alla vastità della sua comunità.
Personalizzazione ed estensioni
GIMP offre notevole espandibilità attraverso estensioni, plug-in e i linguaggi Script-Fu e Python-Fu utili a creare procedure personalizzate. Quanto ai plugin di GIMP, ad essi ho già dedicato uno specifico approfondimento. Questa capacità di personalizzazione lo rende un potente strumento tanto per gli sviluppatori quanto per gli utenti finali.
Anche Photoshop offre certamente strumenti di personalizzazione ed estensione tra cui le Azioni. Queste permettono di registrare una sequenza di passaggi e poi riprodurli automaticamente, aumentando la produttività per task ripetitivi. E anche di scripting con JavaScript e AppleScript e soprattutto con i plugin di terze parti.
GIMP eccelle nella personalizzazione grazie alla sua natura open-source che permette a utenti e sviluppatori di modificare, estendere ed ottimizzare il software. La gamma di plug-in disponibili offre un'enorme varietà di funzionalità aggiuntive, colmando, per buonissima parte, la distanza da Photoshop.

Photoshop, da parte sua, è altrettanto flessibile ma in modo diverso: attraverso l'integrazione con altri strumenti della suite Adobe e il supporto per script avanzati, offre una personalizzazione che si adatta alle esigenze delle agenzie creative e dei professionisti del design.
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Trasparenza, privacy, sicurezza
La sicurezza dei dati è un aspetto cruciale per qualsiasi prodotto tecnologico. GIMP non richiede l'accesso ai dati personali dell'utente per funzionare. La trasparenza del suo codice sorgente garantisce privacy assoluta.
Come parte della suite Adobe Creative Cloud, Photoshop richiede l'autenticazione utente tramite account Adobe, che può accedere a vari dati personali dell'utente. Adobe ha una politica sulla privacy che descrive come gestisce i dati degli utenti e protegge la loro sicurezza. Tuttavia, l'utilizzo dei servizi di cloud può comportare comunque rischi legati alla trasmissione e all'archiviazione dei dati.
Riassumendo il confronto Gimp vs Adobe Photoshop
Riassumendo, non credo possa esistere un confronto onesto e completo, tra GIMP e Adobe Photoshop, basato esclusivamente sulla esposizione e comparazione delle funzionalità. Deve piuttosto partire dalle enormi differenze che corrono tra i due mondi del software proprietario e quello libero, come finora elencati.
Photoshop prevede meccanismi di funzionamento gelosamente protetti, minuziose condizioni e limitazioni d'uso che l'utente deve accettare, a fronte di formule di pagamento e politiche di c.d. lock-in. Queste ultime sono studiate per creare dipendenza, percezione di insostituibilità, al fine di impedire scelte libere. E prevedono importanti limitazioni sulla privacy. Nel modello proprietario, qualcuno realizza un software per venderlo ad altri.
GIMP fa della trasparenza il proprio motore di sviluppo. Grazie al modello collaborativo viene migliorato e arricchito di funzioni. L'utente ha diritto di utilizzarlo per qualunque scopo, studiarne il comportamento, modificarlo a piacimento e redistribuirlo con le sue modifiche. Gli sviluppatori contribuiscono ad un software che essi stessi vogliono utilizzare, permettendo ad altri di farlo liberamente. Non vi è alcun tracciamento delle modalità di utilizzo, raccolta o vendita di dati e, a parte quello umano della sua comunità, l'unico capitale disponibile proviene da donazioni spontanee e sponsor.
Novità di GIMP 3.0
Solo dopo aver chiare queste fondamentali premesse e relative immense implicazioni, è possibile procedere ad un onesto confronto su quale possa essere la migliore soluzione per un utente piuttosto che per un altro. Anche enfatizzare semplicemente la gratuità di GIMP rispetto a Photoshop, significa sminuire profondamente i tanti altri aspetti che fanno davvero la differenza.
Giunge quindi il momento per descrivere la nuova versione di GIMP, che sostituisce, nel suo ramo c.d. stabile, la versione 2.10 introdotta a partire dal 2018. Un elenco esaustivo delle migliorie e delle nuove funzioni introdotte nei 7 anni di sviluppo è impossibile, Basta verificare la quantità di aspetti citati nei c.d. changelog, i registri delle modifiche pubblicati saltuariamente nel sito web ufficiale gimp.org. Vediamo comunque di riassumere gli aspetti fondamentali.
Interfaccia utente aggiornata a GTK3
Uno degli obiettivi principali di questa release è stato l'aggiornamento della interfaccia grafica alla tecnologia GTK3. Questo ha comportato una revisione completa del codice ed offre numerosi vantaggi.

Tra questi, la migliore scalabilità dell'interfaccia su schermi ad alta densità di pixel, risolve una lamentela comune degli utenti di GIMP 2.10. Nelle preferenze del tema, due distinti cursori permettono l'adeguamento immediato della dimensione delle icone e del testo. È stato migliorato il supporto per l'input da tablet e tavolette grafiche.

Inoltre il sistema dei temi è stato semplificato ed è ora basato su CSS, linguaggio familiare agli sviluppatori di siti web, che facilita lo sviluppo di temi personalizzati. In ambito Linux è anche prevista la novità del supporto completo per l'esecuzione nativa su Wayland, pur mantenendo la compatibilità con X11.
Sono state apportate anche diverse migliorie per ottimizzare l'esperienza utente. L'interfaccia ha subito un restyling per un aspetto più moderno. In effetti la disposizione del menu resta piuttosto invariata. Ciò facilita il passaggio agli utenti già efficienti con GIMP. Per contro, chi non apprezzava l'interfaccia in precedenza, non troverà significativi cambiamenti.
All'avvio GIMP 3.0 mostra una finestra di benvenuto. Questa permette rapido accesso alla documentazione, alla creazione e modifica di file recenti e ad una impostazione rapida del tema e dell'interfaccia.
Sono state introdotte nuove scorciatoie di tastiera e miglioramenti al flusso di lavoro per rendere l'uso del software più efficiente. Ad esempio, molto interessante che, con la pressione del tasto slash (/
) sulla tastiera, una finestra di dialogo consenta di digitare i primi caratteri di un filtro e applicarlo all'istante premendo Invio
.
Senza necessità di trovarlo nella struttura ad albero del menu principale. Questo risparmia tantissimo tempo nel flusso di lavoro.
Effetti di livello non distruttivi
Ed ecco una delle più importanti novità da citare a proposito di recensione gimp 3.0 alternativa gratis libera e trasparente a Photoshop.

GIMP 3.0 introduce finalmente filtri non distruttivi per i livelli, chiamati NDE che sta per non desctructive editing. A differenza delle versioni precedenti, dove i filtri venivano applicati immediatamente al livello, ora questi rimangono attivi e modificabili dopo l'applicazione. Questo consente anzitutto di modificare successivamente la maggior parte dei filtri senza dover annullare le modifiche precedenti.
Una volta applicato un filtro ad uno dei livelli, accanto al nome del livello, viene mostrata una casella Fx. Il click su di essa mostra la coda dei filtri applicati e permette di intervenire successivamente sui parametri.
Diviene inoltre possibile attivare o disattivare i filtri, eliminarli selettivamente o fonderli in modo distruttivo se necessario. I nuovi filtri NDE possono venire salvati nei file XCF del progetto per ulteriori modifiche future, semplificando la collaborazione.
Il pannello di gestione dei livelli, adesso è più articolato in precedenza anche sotto differenti aspetti. Anzitutto è finalmente possibile selezionare molteplici livelli con CTRL
+ Click
, semplificando operazioni come spostamento, ridimensionamento e applicazione cumulativa di trasformazioni.
L'icona a forma di catena che permetteva di collegare molteplici livelli è stata spostata in un menu popup con differenti nuove opzioni di blocco. Quando si incolla un oggetto dagli appunti, adesso viene creato immediatamente un nuovo livello e non più una selezione fluttuante come in precedenza.
Gestione avanzata degli spazi colore
GIMP ora supporta estensivamente spazi colore RGB oltre sRGB ma guadagna soprattutto il supporto per la quadricromia (CMYK). Difficile che possano averne bisogno grafici e creativi per il web o persino fotografi professionisti, ma finora questo pareva a molti uno dei più grandi limiti di GIMP. Non si tratta però di un supporto che permetta di lavorare sui file direttamente in uno spazio colore CMYK.
GIMP 3.0 ha comunque compiuto notevoli progressi nel supporto al modello di colore CMYK, fondamentale per la preparazione di materiali destinati alla stampa professionale. Già dalla versione 2.99, GIMP consente infatti l'esportazione di immagini con profili colore CMYK. Questo significa che, pur lavorando in uno spazio colore RGB, è possibile esportare il lavoro finale in CMYK.

Con la versione 3.0, l'utente può inoltre importare un profilo di colore di quadricromia per il c.d. “soft proofing,” che permette, in soldoni di lavorare nello spazio RGB visualizzando comunque l'immagine con un profilo CMYK. Notevole novità per chi vuole creare con GIMP immagini destinate alla stampa, senza necessità di integrare gli ottimi Inkscape o Scribus per raggiungere il risultato.
Il team di sviluppo di GIMP è consapevole dell'importanza del pieno supporto al CMYK e sta lavorando per integrarlo nelle future versioni del software. L'obiettivo è offrire un flusso di lavoro completo in CMYK, dalla modifica all'esportazione, per soddisfare le esigenze dei professionisti del settore della stampa.
Altre novità e migliorie introdotte con GIMP 3.0
Andiamo avanti con questa recensione gimp 3.0 alternativa gratis libera e trasparente a Photoshop con altre novità di rilevo.
- Strumento testo migliorato: Anche lo strumento Testo è stato soggetto a miglioramenti significativi e gode delle novità di editing non distruttivo. Grazie alle nuove proprietà dello strumento e anche ai GEGL Styles che trovi in Strumenti < Operazione GEGL, , si possono creare applicare bordi, estrusioni, sfocature o ombreggiature, mantenendo il testo modificabile senza dover eliminare ed applicare nuovamente gli effetti.
- Modifica fuori tela: Una nuova modalità "Mostra tutto" consente finalmente di visualizzare e modificare i pixel al di fuori dei confini della tela. È anche prevista una opzione per l'estensione della tela a ricomprendere per intero i contenuti dei livelli. Inoltre lo strumento di disegno può essere impostato per ampliare automaticamente la dimensione del livello, via via che i contenuti sono aggiunti.

- Paint Select: È stato introdotto un nuovo strumento sperimentale, chiamato Paint Select, che consente una selezione più intuitiva e precisa delle aree dell'immagine da modificare. Il team spiega che vi sono ancora problemini di stabilità da risolvere e quindi lo strumento è disattivato per impostazione predefinita ma attivabile con indicazioni che trovi nelle Note di rilascio di GIMP 3.0.
- Supporto migliorato per i formati di file: GIMP 3.0 offre un supporto esteso per vari formati di file, tra cui PSD, il formato per i file Adobe Photoshop. L'attuale livello di compatibilità garantisce sia l'importazione che l'esportazione preservando più informazioni che in precedenza. È migliorato il supporto per il formato DDS, DirectDraw Surface, utilizzato principalmente per le texture nei giochi. E anche quello per il formato HEIF a cui è aggiunto quello per AVIF, entrambi utilizzati per immagini ad alta efficienza.
- Aggiornamenti API e modifiche interne: Sono stati effettuati aggiornamenti all'API per facilitare lo sviluppo di plugin e script, oltre a numerose ottimizzazioni del codice per migliorare le prestazioni complessive del software. Ricordo che i plugin sviluppati per versioni precedenti di GIMP, sono basati su GTK2 e non possono funzionare se gli sviluppatori non li adeguano a GTK3. Sparisce ad esempio il pacchetto
gimp-plugin-registry
con i suoi numerosi plugin, non più compatibili con GIMP 3.0.
Alcuni dei più apprezzati plugin tra cui G'MIC e Resynthisizer si sono però mossi per tempo ed il supporto per la nuova versione di GIMP è pressoché completo. Anche Photogimp, nato con lo scopo di applicare all'istante all'interfaccia di GIMP l'aspetto e le scorciatoie di tastiera di Photoshop, per facilitare il passaggio, è già perfettamente funzionale.
Il mio giudizio
Concludo questa recensione gimp 3.0 alternativa gratis libera e trasparente a Photoshop riportando la mia esperienza dopo anni di utilizzo di Gimp.
Anni fa ho abbandonato progressivamente Windows per Linux, e Adobe per altre soluzioni. GIMP è divenuto per me uno strumento di utilizzo quotidiano. Ed oggi lo conosco quanto Photoshop.
L'editing non distruttivo, la nuova gestione dei livelli con la multiselezione ed altre migliorie, mi hanno indotto a mettere alla prova GIMP 3.0 fino dalle versioni non stabili.
Oggi, in ambiente Linux Mint, ho ancora installata la versione 2.10 dai repository ufficiali ma sto già abituandomi alle novità che riesco a sfruttare con la versione AppImage di GIMP 3.0. Malgrado il formato AppImage sia compresso e scompattato all'apertura, i tempi di avvio sono sorprendenti così come la reattività generale durante le operazioni. Forse anche grazie al fatto che tutte le icone dell'interfaccia sono state convertite in SVG aumentando la leggibilità con qualsiasi dimensione impostata.
In definitiva, GIMP mi ha richiesto di investire un po' di tempo per padroneggiare un nuovo software. Ma allo stesso tempo ha contribuito a permettermi di lasciare i programmi Adobe che ho adoperato per oltre 20 anni per lavoro e per diletto.
Oggi sono libero da tracciamenti ed invio continuo di informazioni ai server Adobe e non ho più il problema del pagamento del canone, né di dover accettare incondizionatamente le politiche Adobe che cambiano continuamente. Ho trovato quindi la libertà e risparmiato un bel po' di soldini senza sentire più alcun senso di privazione. Non c'è nulla che facessi con Photoshop che oggi non faccio con GIMP.
Non posso che ringraziare la comunità di GIMP che mi ha fornito uno strumento validissimo e completo per un utilizzo professionale e per il tempo libero. Sento di tornare nella pagina delle donazioni e ringraziarli concretamente con una piccola parte del denaro risparmiato. Se sei nella mia stessa condizione, ti invito caldamente a fare altrettanto. W il software libero e trasparente!
Volevo dirti che PGEI non è ancora pronto per Gimp 3.0… semplicemente perché Gli script-fu e python2 per Gimp 2.10 non vanno su Gimp 3.0 che usa Python 3.
Gli script aggiornati per Gimp 3.0 al momento sono ancora pochini.
Gli sviluppatori di Gimp pensano al formato .gex che è per Gimp quello che è .xpi per Firefox… ma ci va ancora tempo.
Ciao e coraggio!
Grazie per i chiarimenti. PGEI e alcune delle soluzioni inserite nella versione 9, peraltro non funzionano nemmeno con Gimp 2.10…
Ciao Dario, sto provando anch’io da qualche giorno la versione .APPIMAGE. Come è/sarà possibile avere una versione da poter installare in maniera completa e definitiva su Mint?
Lo chiedo soprattutto in virtù della successiva implementazione di alcuni plug-in che trovo molto utili…
O è possibile fruire di detti plug-in anche con la versione .APPIMAGE e sono solo io che non so come fare?
Grazie mille e buona serata.
Marco
Ciao Marco. Penso si possa sperare che Gimp 3.0 si troverà nei repository di Mint a partire dalla versione 23 nell’estate dell’anno prossimo. Sempre che Ubuntu 26.04 LTS decida di utilizzare già questa piuttosto che la solita o la 2.99. I plugin possono essere teoricamente usati anche con AppImage, al limite creando una apposita cartella home per le configurazioni (basta creare una cartella con il nomefile.AppImage.home nella stessa cartella del programma e ricreare la struttura richiesta dal plugin) ma quelli che hanno già supporto per Gimp 3 sono pochi.