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Cinnamon: l'interfaccia grafica di Linux Mint. Esploriamo ambiente e funzionalità dell'ecosistema creato da e per Linux Mint e le ragioni del suo largo apprezzamento da parte di principianti, ma non solo, di Linux. Ripercorriamo i punti salienti della sua storia ventennale, vediamo quali altre distribuzioni Linux lo adottano e perché l'esperienza migliore si ha sempre con Linux Mint.
Cinnamon è l'ambiente desktop sviluppato e mantenuto per l'omonima edizione, quella "ammiraglia" di Linux Mint. Cinnamon è uno degli ingredienti che negli ultimi 15 anni ha reso molto popolare Linux Mint, specie tra i nuovi utenti di Linux, ma non solo.
Breve storia di Linux Mint e Cinnamon
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Linux Mint nasce nel 2006 su iniziativa di Clement Lefebvre, intenzionato ad offrire ai propri utenti un'esperienza più semplificata rispetto a quella di Ubuntu su cui le edizioni principali sono sempre state basate.
Ad una parte di pacchetti software presi direttamente dagli archivi (o meglio repository) di Ubuntu, nella edizione LTS che riceve aggiornamenti per 5 anni, ne sono affiancati altri tramite un repository proprio.
Il primo distacco dalla filosofia di Ubuntu
La nascita di Cinnamon, "cannella" tradotto dall'inglese, è la prima tra le drastiche prese di posizione del team di Linux Mint rispetto alle scelte della società Canonical che sviluppa e distribuisce Ubuntu.
Nel 2011 proprio Ubuntu decise di affrontare un deciso cambio di rotta per quanto riguarda il suo desktop, distaccandosi dall'ambiente GNOME per sviluppare, con tecnologie differenti, un proprio ambiente chiamato Unity.
Ma non fu solo Ubuntu a non apprezzare lo stravolgimento legato all'ambiente GNOME, nel passaggio dalla versione 2 alla 3. Del resto anche l'ambiente MATE fu sviluppato proprio per mantenere un aspetto tradizionale pur ricorrendo alle medesime tecnologie alla base di GNOME 3.
Il team di Linux Mint decise di non seguire Ubuntu nella scelta di Unity e sviluppò anch'esso un ambiente desktop, basato su una modifica permanente dell'ambiente GNOME 2 che utilizzava le librerie GTK3 alla base di GNOME 3.
La versione 12 di Linux Mint fu rilasciata quindi con questo ambiente ibrido che sarebbe presto divenuto un progetto parallelo rispetto a GNOME, piuttosto che una semplice serie di alterazioni.
I lavori su Cinnamon sono cominciati subito dopo il rilascio di Mint 12. Largamente apprezzato da subito per la sua filosofia, per la semplicità di utilizzo, e per il differente approccio rispetto a quello di Ubuntu, Cinnamon è diventato l'ambiente predefinito, a partire dal maggio 2012, con il rilascio di Linux Mint 13.
Affermazione di Linux Mint e Cinnamon
Ciò ha contribuito in maniera determinante all'affermazione immediata di Linux Mint che ha persino superato in popolarità Ubuntu, risultando per oltre 10 anni consecutivi, il sistema operativo più consultato nel sito web distrowatch.com, l'enciclopedia per eccellenza delle distribuzioni Linux e BSD.
Popolarità resa possibile anche grazie al sorgere di una vastissima comunità di appassionati che si dividono tra i forum ufficiali e più in generale nel web con una quantità di documentazione, tutorial e guide che non hanno nulla da invidiare, per qualità e numero, a quelle di Ubuntu.
Già nel settembre 2012 fu rilasciata la prima versione del file manager Nemo, l'indispensabile corredo al nuovo ambiente desktop, liberamente ispirato a Nautilus, il file manager di GNOME.
Da quel momento in poi la popolarità di Linux Mint tra nuovi utenti di Linux ma anche tra i più smaliziati, non ha smesso di crescere. E da qualche mese ha ripreso a mani basse il primato nel contatore di visite di distrowatch, dopo alcuni anni di supremazia di MX Linux.
Perché Cinnamon è tanto apprezzato?
Le principali ragioni dell'affermazione di Linux Mint e del suo desktop Cinnamon sono facilmente identificabili.
Familiarità per gli utenti
Grazie alla sua interfaccia classica, Cinnamon mantiene la struttura familiare di un desktop tradizionale, con menù di avvio, barra delle applicazioni e aree dedicate alle notifiche. Questo rende l’ambiente immediatamente riconoscibile, soprattutto per chi proviene da sistemi operativi come Windows.
La curva di apprendimento è ridotta. L’aspetto "vecchia scuola" permette ai nuovi utenti di sentirsi a casa fin dal primo utilizzo, anche senza ricevere istruzioni. Lo verifico da anni con amici e parenti, non certo smaliziati utenti di PC, a cui ho installato Linux Mint e che non mi chiedono mai come fare cosa. In questo Cinnamon dimostra di facilitare la transizione verso Linux senza dover abituarsi a interfacce completamente innovative o minimaliste.
Intuitività e usabilità
Il suo layout è ben organizzato e logico. La disposizione chiara degli elementi (menù, icone, barre dei pannelli) e l'intuitività del suo gestore di file chiamato Nemo, aiuta gli utenti a trovare rapidamente ciò di cui hanno bisogno, rendendo l’esperienza più fluida e produttiva.
Molte azioni comuni sono a portata di clic, ed il centro impostazioni, benché completo, ha un aspetto semplice e rassicurante, il che semplifica l’uso quotidiano e riduce il senso di “barriera” all'adozione di un nuovo ambiente desktop.
Personalizzazione senza complicazioni
Pur mantenendo, nelle impostazioni predefinite, un layout tradizionale e snello, Cinnamon offre numerose possibilità di personalizzazione, consentendo agli utenti di adattare l’interfaccia ai propri gusti senza rinunciare alla struttura familiare.
Offre quindi un giusto equilibrio tra tradizione e modernità. L’ambiente è infatti pensato per chi apprezza un aspetto classico, ma desidera comunque integrare nuove funzionalità e aggiornamenti tecnologici.
Performance e stabilità
Efficienza nell'uso delle risorse: Nonostante la ricchezza di funzionalità, Cinnamon è progettato per essere sempre più razionale, leggero e reattivo, risultando ideale sia per hardware moderno che per sistemi meno potenti.
Evoluzione costante: Il continuo aggiornamento e l’attenzione primaria agli aspetti di performance assicurano un’esperienza stabile e affidabile nel tempo.
Appello al senso di “casa” nel desktop
Molti degli utenti che apprezzano l’aspetto tradizionale di Cinnamon, tra cui il sottoscritto, dicono di sentirsi a casa con Cinnamon, perché li fa sentire in un ambiente familiare e rassicurante. Questo elemento emotivo è un fattore tra i più importanti per la fidelizzazione degli utenti.
In definitiva Cinnamon riesce infatti a bilanciare l’innovazione con un design classico, rendendo l’ambiente desktop non solo moderno e funzionale, ma anche accessibile e intuitivo per chi è alle prime armi.
Gli aspetti di personalizzazione di Cinnamon
Come accennato, se l'esperienza predefinita di Cinnamon, può apparire piuttosto limitata, l'ecosistema dell'ambiente consente pesanti interventi di personalizzazione e aggiunta di funzioni tramite apposite utilità. Queste restano assai semplici da utilizzare ed essenziali senza disorientare l'utente.
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Mi riferisco a quelle che sono state chiamate spezie di Cinnamon e che sono consultabili e gestibili, oltre che dall'interno del sistema operativo, sia attraverso il sito web cinnamon-spices.linuxmint.com. Mi riferisco a temi, Desklet, Applet, alle Estensioni del desktop e alle c.d. Azioni del file manager Nemo.
Desklets
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- Widget sul Desktop:
I desklet sono piccoli widget che vivono direttamente sul desktop e offrono informazioni immediate come orologio e calendario, previsioni meteo, il monitor di sistema o permettono di accedere direttamente dal desktop a modifiche delle impostazioni del sistema. - Facilità d’installazione e configurazione:
Grazie al gestore integrato di Cinnamon, l’installazione e configurazione di desklet è semplice e accessibile anche ai principianti. - Integrazione migliorata:
Le ultime evoluzioni hanno ottimizzato l’integrazione dei desklets con il desktop, garantendo una migliore resa grafica e prestazioni più fluide, con aggiornamenti che consentono una configurazione in tempo reale.
Applets
- Funzionalità per la Barra delle Applicazioni:
Gli applets aggiungono funzionalità direttamente alla barra, come monitor di sistema, gestione delle finestre e desktop virtuali, notifiche e strumenti di controllo rapido. - Personalizzazione del pannello:
La possibilità di spostare su qualunque lato dello schermo, ridimensionare e configurare le applet permette agli utenti di creare un pannello su misura che risponda alle proprie esigenze quotidiane. - Evoluzione dal 2023:
Le ultime versioni, successive alla 6.0, hanno ampliato le possibilità di personalizzazione, migliorando l’interazione tra applet di terze parti e il sistema, con un design più coeso e dinamico.
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Estensioni
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- Modifica del Comportamento del Desktop:
Le estensioni agiscono invece in profondità sul comportamento di Cinnamon, permettendo di personalizzare effetti grafici, animazioni, gestione delle aree di lavoro e molto altro. - Configurabilità Avanzata:
A partire dal 2023, molte estensioni sono state aggiornate per offrire opzioni di configurazione più granulari, consentendo di attivare o disattivare funzionalità specifiche in maniera semplice e intuitiva. - Ottimizzazione e Stabilità:
Gli sviluppi recenti hanno puntato a rendere le estensioni più stabili e performanti, integrandosi in modo più fluido con il nucleo di Cinnamon e migliorando l’esperienza utente complessiva.
Azioni di Nemo
- Personalizzazione del File Manager:
Le azioni di Nemo permettono di arricchire il menu contestuale del file manager, offrendo la possibilità di aggiungere comandi personalizzati, eseguire comandi su specifici tipi di file o integrare servizi esterni direttamente dal contesto dei file stessi. - Dinamiche e Versatili:
Le recenti evoluzioni hanno reso le azioni di Nemo molto più dinamiche, permettendo una configurazione che va ben oltre la semplice aggiunta di voci nel menu. Ora è possibile creare automazioni complesse e collegamenti diretti a funzionalità di sistema o applicazioni terze. - Interfaccia Utente Migliorata:
Le modifiche introdotte dopo il 2023 hanno semplificato la gestione delle azioni di Nemo, rendendo il processo di configurazione accessibile anche a utenti con competenze tecniche limitate, ma desiderosi di personalizzare il proprio ambiente in modo profondo.

Sulle caratteristiche di Nemo e sulla personalizzazione di Linux Mint Cinnamon ho realizzato gli articoli
Nemo, il file manager di Linux Mint Cinnamon e Personalizzare Linux Mint Cinnamon.
Le importanti modifiche, integrazioni e migliorie intervenute nel frattempo mi convincono che dovrei riproporre tali contenuti approfondendoli ulteriormente.
Distribuzioni GNU/Linux che adottano Cinnamon
Cinnamon è rilasciato con una licenza open-source ed i suoi codici sorgenti sono scaricabili da GitHub.com. Ciò ha reso possibile adottarlo come ambiente desktop anche da parte di distribuzioni GNU/Linux differenti da Linux Mint.
Tra queste troviamo ad esempio Debian, che permette di selezionarlo in fase di installazione su misura o di scaricare una apposita immagine .ISO che lo prevede come predefinito.
Anche Ubuntu, in tempi recenti ha fornito il carattere di ufficialità ad una edizione Cinnamon, includendola tra i suoi numerosi "gusti" preesistenti. Ho documentato un raffronto, similitudini e differenze in Ubuntu Cinnamon vs Linux Mint.
Rimanendo nell'ambito delle più note distribuzioni a rilascio fisso, anche Fedora, in modo non ufficiale, prevede una edizione Cinnamon tramite un c.d. respin, un riadattamento, curato dalla sua comunità di utenti.
Si deve poi citare Ufficio Zero Linux, la distribuzione tutta italiana per l'ufficio che prevede una edizione interamente basata su Linux Mint e non solo sul suo ambiente desktop predefinito.
Ma ci sono anche distribuzioni di tipo rolling come Arch Linux a fornire Cinnamon tra le possibilità. E anche popolari derivazioni di Arch tra cui Manjaro, Endeavour OS e Garuda Linux adottano Cinnamon insieme ad altri ambienti desktop. Ad oggi è proprio in queste ultime che ho potuto apprezzare il ricorso alle versioni più recenti di Cinnamon e del file manager Nemo.
Sopravanzando, sotto questo aspetto, distribuzioni che ad oggi adottano Cinnamon per lo più in versioni circa un paio di anni più vecchie rispetto alla 6.4.3 quella attuale di Linux Mint 22.1 e della sorella su base Debian, LMDE 6.
In ogni caso, è ancora distrowatch a fornirci una rapida panoramica delle distribuzioni che adottano Cinnamon tra i propri ambienti desktop.
Meglio con Linux Mint o LMDE
In ogni caso, essendo nato e sviluppato principalmente per Linux Mint e LMDE, Cinnamon gode di un’integrazione profonda con tali sistemi operativi, offrendo un’esperienza coerente e ottimizzata.
Provare Cinnamon su Linux Mint o LMDE significa accedere direttamente alla versione più recente e ottimizzata di questo ambiente desktop. Linux Mint si impegna a integrare tempestivamente le novità e gli aggiornamenti di Cinnamon, garantendo agli utenti un'esperienza moderna, stabile e ricca di funzionalità innovative. Questo aspetto è particolarmente rilevante se si desidera sperimentare tutte le potenzialità di Cinnamon, sfruttando un sistema che mette a disposizione gli strumenti più aggiornati per una gestione intuitiva del desktop, senza dover ricorrere a soluzioni che potrebbero rimanere indietro rispetto agli standard attuali.
Utilizzare Linux Mint o LMDE significa inoltre affidarsi ad applicazioni di contorno che non fanno propriamente parte dell'ambiente desktop. Mi riferisco a Pix per la gestione di foto, Warpinator per la condivisione immediata di file in rete locale e Hypnotix per vedere IPTv, o Bulky per rinominare in serie file e cartelle. Utilità che sono preinstallate in Linux Mint, anche nelle edizioni "minori" con MATE e Xfce come ambienti desktop.
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Inoltre, Linux Mint è supportato da un'ampia documentazione e da una comunità molto attiva, specificamente orientata all'uso di Cinnamon in un ambiente basato su Debian e Ubuntu. Molte guide e tutorial sono infatti realizzati con Mint in mente, il che rende più semplice la risoluzione di eventuali problemi e la personalizzazione dell'ambiente.
Per chiunque voglia approfondire e sfruttare appieno le funzionalità di Cinnamon, Linux Mint rappresenta quindi il terreno ideale: un ecosistema informativo e un supporto concreto che potrebbero non essere facilmente reperibili in distribuzioni differenti.
Il momento giusto per provare Linux Mint Cinnamon
Il 2025 è l'anno perfetto per mettere alla prova Linux Mint Cinnamon in un computer con almeno 4 GB di memoria RAM. È infatti noto che con l'autunno molti utenti di Windows 10 si troveranno di fronte alla scelta se passare o no a Windows 11, a patto che le caratteristiche del computer lo consentano.
Linux Mint è popolare perché ogni sua versione riceve aggiornamenti per 5 anni e perché tutto funziona immediatamente senza accorgimenti e configurazioni di driver e periferiche.. Può essere affiancato automaticamente a Windows nel medesimo computer. Un menu di selezione Windows / Mint viene presentato all'utente durante l'avvio del PC. E da Linux Mint puoi accedere alle partizioni Windows e relativi documenti. Questo consente di prendere dimestichezza con il sistema operativo senza dover affrontare scelte drastiche.
Linux Mint permette di lavorare efficientemente con la suite LibreOffice ed altri strumenti o di intrattenersi con multimedialità e streaming e persino di giocare con Steam, Heroic Game Launcher e Lutris. Se le rigide imposizioni di Microsoft non fanno più per te, è il momento di mettere alla prova Linux ed in particolare Linux Mint, universalmente riconosciuto come il sistema operativo Linux più adatto e semplice per gli utenti che vengono da Windows.
Potresti farti prendere dall'entusiasmo come è capitato a me. Che ho desiderato coinvolgere molte più persone che solo amici, parenti e clienti, avviando le attività web e youtube di alternativalinux con una infinità di informazioni e tutorial quasi sempre legati proprio a Linux Mint. E come capita da anni a tantissime persone che mi scrivono per ringraziarmi per aver contribuito alla scoperta di un sistema operativo che li rende convinti che non torneranno più indietro. Buona scoperta e alla prossima!