Chi finanzia Linux Mint?

Chi c'è dietro Linux Mint e come si finanzia? Il popolarissimo sistema operativo alternativo a Windows e MacOS è gratuito per gli utenti, non ne traccia le attività e quindi non trae guadagno da questo. E non ci sono grandi aziende alle spalle come per i sistemi Red Hat o per Ubuntu. E allora come fa a distribuire da 20 anni un sistema operativo completo, funzionale e stabile? Vediamo di capire da dove arrivano i fondi.

Chi c'è dietro Linux Mint e come si finanzia? Mi chiedono talvolta dove stia il trucco se Linux Mint è un sistema operativo gratuito e non spia i propri utenti per rivenderne i dati ad investitori pubblicitari.

Lo fanno talvolta gli utenti Windows stizziti quando critico il sistema Microsoft che si paga e che impone di accettare condizioni di utilizzo che implicano la lettura di email e documenti personali e numerose altre forme di tracciamento di dati personali per trarne ulteriore vantaggio economico con la rivendita a terzi. Mi dicono, come spesso io faccio a proposito del software freeware o delle app per dispositivi mobili, che se un prodotto è gratuito, il prodotto sei tu.

Ma questa regola, fatte salve rare eccezioni, non si applica al software libero e open-source. In questo ultimo caso il software è progettato da chi vuole utilizzarlo in prima persona e poi lo rende disponibile anche ad altri. Non si tratta di programmi sviluppati da aziende che contano di trarre profitto dal fatto che altri lo usino. O che attratti da versioni demo, di prova o gratuite, poi acquistino una licenza di quella completa.

La mia risposta è che Linux Mint non traccia in alcun modo le attività dei propri utenti e nemmeno il numero di installazioni del sistema operativo attive in tutto il mondo. Ma che vive di sponsor, donazioni e accordi con alcuni motori di ricerca rispettosi della privacy. Vediamo però di snocciolare le forme di entrata di Linux Mint.

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Massima privacy da Linux Mint: "Il computer è tuo, non nostro"
Massima privacy da Linux Mint: "Il computer è tuo, non nostro"

Il team di Linux Mint

Conviene anzitutto farsi un'idea di che tipo di team parliamo a proposito dello sviluppo del progetto. Ci viene in soccorso la pagina teams nel sito ufficiale di Linux Mint, che mostra i leader tra cui il fondatore Clem, il mitico Xenopeek che modera il forum internazionale contribuendovi in modo impressionante e il non meglio identificato Oscar799.

Di lì in poi, la verifica dei contributori effettivi del progetto è facilmente individuabile tramite i link all'archivio dei sorgenti del progetto su GitHub. Ad oggi ne fanno parte 10 persone oltre a Clem.

Ovviamente il contributo di volontari utenti della community è fondamentale per garantire un apporto strategico nella gestione dei forum, dei siti web, del suo design e della loro amministrazione e manutenzione.

Indizi dal blog di Linux Mint

E poi, per addentrarci sulle forme di finanziamento del progetto, chiunque frequenti il blog ufficiale di Linux Mint, sa che il fondatore, Clement Lefebvre, è solito postare un nuovo articolo all'inizio di ogni mese. In modo trasparente, racconta su cosa si stia lavorando e quali siano le novità che gli utenti si possono aspettare con i successivi aggiornamenti.

In modo altrettanto trasparente, ogni articolo termina con il riepilogo delle aziende che attualmente sponsorizzano il progetto e con quello dettagliato delle cifre raccolte in donazioni nel mese precedente.

Donazioni a Linux Mint

Partiamo dalle donazioni. Anche dalla homepage del sito ufficiale linuxmint.com sotto Project e Funding, le donazioni sono messe in prima posizione. Nella pagina Donors, con una trasparenza invidiabile anche da altri progetti open-source abbiamo anche una visione di insieme delle donazioni mensili raccolte nell'anno corrente e nei due precedenti.

Le donazioni raccolte dal progetto Linux Mint
Le donazioni raccolte dal progetto Linux Mint

Scopriamo quindi che esse sono raramente inferiori a 10.000 $ mensili e che nei mesi di dicembre e gennaio superano rispettivamente 25.000 e 20.000. Parliamo quindi di poco meno di 150.000 $ all'anno raccolti esclusivamente grazie alla generosità degli affezionati utenti.

Il team ci racconta l'ambizione del progetto a finanziarsi esclusivamente tramite donazioni, sponsorizzazioni e forme di pubblicità, senza l'obbligo di imbarcarsi in iniziative commerciali. Così da potersi concentrare, mese dopo mese, soltanto nel rendere Linux Mint un sistema operativo migliore.

Alcuni dati aggregati nella pagina, mostrano che l'Italia si piazza nella top-ten dei paesi da cui provengono le maggiori donazioni. Io credo che dovremmo sforzarci tutti insieme per scalare la classifica, superando il 2% attuale. Diciamo che mi piacerebbe tanto che, come in ogni altro contesto possibile, battessimo i galletti francesi!

Perciò ti invito vivamente ad interrompere immediatamente la lettura dell'articolo, tornare poco sopra nella pagina delle donazioni e scegliere una delle tante modalità per contribuire al progetto. Specialmente se sei un felice ed assiduo utente di Linux Mint. Basta davvero qualunque cifra. Non sto scherzando. Io aspetto qui!

Gli sponsor di Linux Mint

Ma torniamo nella sezione Project del menu del sito di Linux Mint e visitiamo la pagina Sponsors. Al momento ne troviamo 2 gold, 3 silver e 9 bronze. Seguono poi, li ho contati, 132 community sponsors.

I principali sponsor di Linux Mint
I principali sponsor di Linux Mint

In cima alla medesima pagina, seguendo il link per scoprire come sponsorizzare Linux Mint, scopriamo che gli sponsor gold donano 1.000 $ al mese, quelli silver 500 $, quelli bronze 100 $ e quelli community 20 $.

Facendo due conti si tratta di oltre 17.500 $ mensili provenienti da sponsorizzazioni. Supponendo che essi restino inalterati nel corso dei 12 mesi, abbiamo oltre 200.000 $ annui di sponsorizzazioni che si aggiungono ai circa 150.000 di donazioni.

E gli sponsor sono prevalentemente provider di connettività e servizi internet e cloud. Eukhost con sede in Inghilterra, Ipv6rs con sede negli USA. Tra gli sponsor silver ci sono il recente "acquisto" Datadog con cui Mint ha recentemente stretto un accordo per il monitoraggio delle visite dei siti web ufficiali. Poi Sucuri del gruppo americano GoDaddy e infine ThinkPenguin, nota a molti linuxiani per il suo shop di computer e periferiche compatibili con Linux.

I motori di ricerca in Linux Mint

Se sei utente di Linux Mint da anni, ricorderai che in passato Firefox veniva rilasciato con alcune personalizzazioni tra cui una pagina iniziale che puntava a linuxmint.com/start ed una serie di motori di ricerca che includevano Yahoo, DuckDuckGo e Startpage.

La pagina principale di Firefox in Linux Mint fino al 2022
La pagina principale di Firefox in Linux Mint fino al 2022

È sempre stata la pagina sui motori di ricerca di Linux Mint a spiegarci il perché delle scelte. Perché si tratta di motori di ricerca con cui il team ha accordi per ricevere fondi in cambio del traffico generato su di essi dagli utenti di Linux Mint. Ciò è possibile perché i motori stessi mostrano pubblicità. Ed il team è molto chiaro nell'indicare che DuckDuckGo e Startpage sono rispettosi della tua privacy.

Nuovi accordi di Linux Mint con Mozilla

A gennaio 2022 Lefebvre annunciando un nuovo accordo con Mozilla, spiegava che Firefox sarebbe stato di lì in avanti rilasciato senza più le personalizzazioni apportate dal team di Linux Mint, ma nella forma voluta dal team Mozilla e quindi con i motori di ricerca con cui il team stesso di Firefox ha stretto accordi.

Questo purtroppo significa che Linux Mint non può più impedire a Mozilla di rendere Google il motore di ricerca predefinito di Firefox per gli utenti di Linux Mint. Un vero peccato avere un motore di ricerca che traccia gli utenti.

Per fortuna, questo accordo non impedisce all'utente di modificare il motore di ricerca predefinito di Firefox immediatamente e prima di qualunque ricerca. Se non lo hai ancora fatto affrettati.

Se non DuckDuckGo perché ti trovi bene con Google, usa Startpage che si basa sui risultati di Google ma fornendoli agli utenti in modo mediato e anonimo, eliminando le forme di tracciamento e non conservando i dati delle tue ricerche. E quindi senza le importanti implicazioni sulla privacy del motore più famoso al mondo che vive e prolifera da anni alle tue spalle in cambio di quella che credi essere gratuità.

Anche su Startpage riceverai pubblicità se non le disattivi, ma non saranno basate sulla tua profilazione, cioè su tutto ciò che hai fatto e fai quando navighi e questo per me ha un valore inestimabile... Ma non so se tu attribuisci un qualche valore ad un minimo di riservatezza su ciò che fai online.

In ogni caso, non è dato conoscere il contributo di questi accordi sulle finanze del progetto.

Lo store di Linux Mint

La sezione Funding raggiungibile dalla homepage del sito ufficiale, sotto Project, ci rivela anche la presenza di uno store. Ci troviamo un paio di miniPC ormai superati e alcuni capi di abbigliamento che definirei anch'essi superati perché utilizzano il vecchio logo, usato fino al 2019.

Oltre a questi abbiamo un accesso privilegiato al servizio Shells che permette l'utilizzo in cloud, in forma grafica via browser, di Linux Mint e altri OS. Infine la pagina contiene link che rimandano allo sponsor ThinkPenguin e alle soluzioni hardware compatibili con Linux il cui acquisto permette di devolvere al progetto Mint il 10% del valore dei beni acquistati.

Anche per queste iniziative, non sappiamo quanto contribuiscano al sostentamento del progetto.

Altre informazioni finanziarie su Linux Mint

Non siamo ancora contenti di quello che abbiamo scoperto sugli affari di Linux Mint. Quindi cerchiamo Linux Mint nel database finanziario di Crunchbase. Come tante aziende del settore, Linux Mint ha sede in Irlanda, dove l'IVA è al 4%. Clement Lefevbre vive infatti nei pressi di una cittadina di 3000 abitanti, nel cuore dell'isola. Da Crunchbase scopriamo un ultimo paio di dettagli, ovvero che si tratta di una micro compagnia il cui numero di dipendenti è inferiore a 50 e che il sito web ha un numero di pagine visitate nell'ordine dei 4 milioni al mese con una crescita mensile di circa il 15%.

La scheda di Linux Mint Ltd  su Crunchbase
La scheda di Linux Mint Ltd su Crunchbase

Non sono ancora soddisfatto e accedo al portale del CRO, il Company Registration Office irlandese, corrispettivo della Camera di Commercio italiana e mi procuro una visura e altri documenti. Ho verificato attentamente le condizioni di utilizzo e riutilizzo delle informazioni e certamente non fornirei comunque dati personali e sensibili sui soggetti coinvolti.

Posso confermare che la società è Limited, cioè una S.r.l., che essa gode di buona salute, non è esposta finanziariamente, ed è perfettamente adempiente anche a livello di obblighi societari.

Gli amministratori sono due: il fondatore del progetto ed un suo familiare. Il dato più interessante è il raffronto tra gli ultimi due bilanci di esercizio. Esso mostra per il 2023 spese ma anche profitti più che triplicati rispetto all'anno precedente e che nessun dividendo è stato di recente distribuito. Questi dati coincidono indicativamente con i numeri che abbiamo ricavato dalle informazioni che Lefebvre pubblica con diligenza, trasparenza e grande rispetto.

Linux Mint non dipende da nessuno e gode di ottima salute!

Abbiamo fatto un po' di verifiche sulle modalità tramite cui il progetto Linux Mint si finanzia. Esso non dipende da grandi aziende e non lucra sulle informazioni personali dei propri utenti malgrado la gratuità del sistema operativo. Merce rara al giorno d'oggi, anche nell'ambito dell'open-source.

Sponsorizzazioni di fornitori di servizi internet e produttori hardware di ogni parte del mondo e proventi ottenuti dai motori di ricerca in cambio del traffico generato contribuiscono alla vitalità del progetto.

Ma si conferma un dato: cioè quello che le donazioni spontanee degli affezionati utenti sono fondamentali. Ed è per questo che, se anche tu come me sei tra di essi, ti invito nuovamente a contribuire in base alle tue possibilità per garantirci un sistema operativo sempre più raffinato, stabile ed affidabile, lontano da occhi indiscreti che ti spiano mentre lo usi.

E per l'ennesima volta quindi: Grazie infinite Clem e lunga vita a Linux Mint!

Diffondi la conoscenza!

4 commenti su “Chi finanzia Linux Mint?”

  1. Grazie per le info dettagliate. Sono un nuovissimo linuxmintiano e vengo da decenni e decenni di Win (che ho raso al suolo totalmente sui miei 2 pc un mesetto fa dopo l’aggiornamento automatico del mio desktop HP – avvenuto a mia insaputa – da Win10 a Win11, rivelatosi dopo un riavvio del mio pc!). Disgustato da ciò, mi sono precipitato su forum, Reddit e motori di ricerca, ho trovato i tuoi video e ho provato varie distro per 1 settimana circa trovandomi subito bene con Mint (ma anche con KDE Neon a dire il vero) però il mio “sesto senso di ragno” mi ha portato verso il SO di Clem… tuttavia la curiosità da vecchio utilizzatore (per età) ma nuovo (per inesperienza linuxiana) mi ha spinto a provare anche LMDE 6… ed è stato amore alla prima schermata. Non saprei dire quali siano le differenze effettive in dettaglio, a parte quelle delineate in un tuo video, eppure ho notato una maggiore stabilità di certe app sul mio desktop e addirittura una maggiore velocità nell’esecuzione generale. Mint si era freezato un paio di volte nell’uso intensivo mentre LMDE non ha mai fatto una piega sotto carico, sia sul mio HP non proprio giovincello che sul laptop Lenovo recente. Forse è una coincidenza o forse no ma mi baso su quanto ho verificato finora. Last but not least, apprezzo tantissimo la trasparenza del team e dei princìpi che muovono Mint e la sua Community così ho deciso di sostenerlo col Patreon, che è piuttosto modesto, lo so, ma commisurato alle mie disponibilità… però meglio di niente, giusto? Concludo ringraziandoti per la tua divulgazione, che mi ha spinto e aiutato moltissimo nel passaggio (per niente traumatico, anzi) da Big M a Linux. Ciao.

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    • Marco, grande! Vorrei che in tanti fossero come te. Io ci ho messo molto ad eliminare l’ultima partizione Windows dall’ultimo computer. Ma sia per gli apprezzamenti al sistema in sé che per la filosofia che sta dietro al progetto, anche io sono sempre più entusiasta di Mint. E se è vero che è una “distro” per principianti Linux, confesso che anche dopo qualche anno di maggiore dimestichezza non sento il bisogno di cambiare. E si, LMDE è molto più performante delle sorelle basate su Ubuntu.
      I miei complimenti per la scelta e grazie.

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  2. Ciao Dario, in effetti sarebbe sacrosanto supportare Linux Mint con delle donazioni. Ed io per primo faccio il mea culpa che non lo faccio. Vorrei anche, indirettamente, rispondere a Marco. In effetti uso indistintamente Linux Mint Edge e LMDE6……..non uso propriamente Linux Mint perchè sui PC nuovi si “Frizza”…….purtroppo l’ho constattato di persona……….E’ più utile utilizzare la versione di Linux Mint Edge, o magari sostituire il Kernel con la versione più nuova tramite Gestore dei Pacchetti Synaptic. Dopo un paio d’anni di utilizzo di entrambi devo dire che LMDE6 non mi ha dato mai problemi, sempre fluido e scattante. Linux Mint al contrario è forse più semplice per certi aspetti, ma contiene dei residui di Ubuntu che non mi piacciono proprio ……. e alcune volte sono un pò invadenti. Dovessi fare una donazione la farei per il Team di Debian anche se ammetto le difficoltà di Clem di portare avanti una distro ripulendolo continuamente dal codice di Ubuntu per continuare la vita della sua distribuzione. Io sarei portato a considerare sempre la gratuità di tutte le versioni di Linux facendo pagare magari solo i servizi….ma è solo la mia opinione…….
    Buona giornata e buona continuazione.

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    • Ciao Giovanni, dire che Mint si frizza sui PC nuovi sembra che sia la regola ma non lo è. Da Registri di sistema, senza ispezionare il file journalctl, ci troveresti la risposta alla tua particolare configurazione hardware. Magari segnalarlo nella community permetterebbe di far prendere in considerazione il problema e magari farlo risolvere a beneficio di tutti… anche così si contribuisce in modo sostanzioso.
      Ma concordiamo in tanti sul desiderio che il team porti avanti l’edizione Debian magari colmando un po’ le carenze rispetto alla semplificazione dell’installazione e gestione di driver e kernel delle edizioni Ubuntu.
      La gratuità è garantita come sai e anche l’uso del sistema “a sbafo”. Sappi solo che la devi agli utenti che fanno donazioni.

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